Matteo Renzi ospite di Maria De Filippi. Sarà il più grande spettacolo del weekend

Di Paola D'Antuono
29 Marzo 2013
Il sindaco di Firenze ospite dello show serale Amici, in onda il 6 aprile. Le sue doti da comunicatore promettono di non far rimpiangere l'esibizione canora del premier D'Alema nel 1999

I successi delle trasmissioni tv di Maria De Filippi fanno gola a tutti. Sponsor, pubblicità, ospiti, la gara per accaparrarsi un posticino nei programmi di Nostra Signora di Mediaset è sempre accesa. Il prossimo 6 aprile prenderà il via l’edizione serale di Amici, il talent show ideato dalla moglie di Maurizio Costanzo che anche quest’anno è pronto a dichiarare i suoi vincitori. In giuria c’è addirittura Harrison Ford, assieme a Luca Argentero, Sabrina Ferrilli e il dj Gabri Ponte. L’ex Indiana Jones, seguendo le orme della collega Sharon Stone,  ha accettato di buon grado l’invito (e il lauto assegno) offerto da Canale 5 per esprimere il suo giudizio sui giovani astri nascenti del canto e del ballo.

INDIANA JONES FAMMI LARGO. Ma la stella di Hollywood rischia di essere offuscata da una presenza speciale che si paleserà nella prima puntata: Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze sarà infatti l’ospite d’onore della serata inaugurale di Amici, che andrà in onda il 6 aprile ma dovrebbe essere registrata il 30 marzo. Il giovane esponente del Pd ha preferito uno show targato Mediaset alle tribune politiche di questi giorni e sembra che a ingolosirlo sia stato l’altissimo audience della trasmissione di Maria De Filippi. Stando alle ultime notizie trapelate, il sindaco risponderà alle domande di alcuni ragazzi presenti in studio che verteranno sui principali temi politici e amministrativi.

BERLUSCONI DI SINISTRA. Di certo, conoscendo Matteo Renzi, lo spettacolo non mancherà. Il più espansivo esponente del centrosinistra, infatti, ha già ampiamente dimostrato di avere grandi doti da comunicatore e intrattenitore, guadagnandosi spesso l’epiteto di “Berlusconi di sinistra”. Di certo, come l’ex presidente del Consiglio, Renzi ha l’atteggiamento giusto davanti alle telecamere, risate e battute non si negano a nessuno e i bronci di Bersani, Fassino & co. dalle sue parti non si vedono.

MORANDI E D’ALEMA. L’intrattenimento, si sa, non va a braccetto con la sinistra. Ci provò Massimo D’Alema ad aggiustare il tiro nel 1999 con la celebre ospitata nella trasmissione Rai di Gianni Morandi, C’era un ragazzo. I due parlarono solo di musica e l’allora presidente del Consiglio provò anche a canticchiare qualcosa, limitandosi però al solo movimento delle labbra all’unisono con l’amico Morandi. Il tentato processo di “umanizzazione” finì dopo un triste quarto d’ora cui seguirono inevitabili strascichi sulla stampa che condannò la “pericolosa commistione” tra politica e spettacolo. Matteo Renzi però, rispetto al pericoloso precedente dalemiano, ha di sicuro carte più accattivanti da giocare, nascoste in un accento fiorentino incorniciato da un sorriso sornione, l’atteggiamento da giocherellone, qualche barzelletta, le parole chiare e di facile comprensione e qualche affondo bonaccione a Bersani e compagni. Vi ricorda qualcuno?

@paoladant

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