Roberto Maroni (leggi la lettera a Tempi) è il nuovo presidente di Regione Lombardia. Il candidato della coalizione Lega-Pdl ha ottenuto alle Elezioni regionali il 42,81% delle preferenze, contro il 38,24% di Umberto Ambrosoli, candidato del Pd. L’ex ministro degli Interni ha conquistato quasi 300 mila voti in più dell’avversario. Dietro di loro, Silvana Carcano (Movimento 5 Stelle) con il 13,62% dei voti, Gabriele Albertini (Lista civica per Monti) con il 4,12% e Carlo Pinardi (Fare per fermare il declino) con l’1,18%. L’affluenza si è attestata al 76,71%.
«MISSIONE COMPIUTA». Ieri sera in conferenza stampa Roberto Maroni ha dichiarato: «Missione compiuta. Dedico la vittoria ad Antonio Manganelli, capo della Polizia. Mi ha chiamato Ambrosoli per complimentarsi con me e gli ho garantito leale collaborazione. Questo è cio che la Lega voleva, il nostro obiettivo strategico, in coerenza con la linea politica uscita dal Congresso, riassunto nello slogan “Prima il nord”. L’obiettivo è l’unione delle regioni del nord, perché siano competitive con Roma e con Bruxelles. Mi sono giocato tutto, consapevole del rischio che correvo facendo l’accordo con il Pdl». Poi ha aggiunto sorridendo: «Albertini mi ha promesso una Ferrari, e io non mi accontento di un modellino».
CONSIGLIO REGIONALE. I candidati seguiti con attenzione da tempi.it sono entrati in Consiglio regionale: Mario Melazzini, primo del Pdl a Pavia con con 6706 preferenze; Carlo Malvezzi, primo a Cremona con 2985; Raffaele Cattaneo, primo a Varese con 5583; Luca Del Gobbo, secondo a Milano con 9120; Angelo Capelli, primo a Bergamo con 7190; Mauro Piazza, primo a Lecco con 3421; Mauro Parolini, secondo a Brescia con 4948 preferenze; Stefano Carugo, secondo a Monza e Brianza con 4222.