Lo scandalo Palamara e i flop dei processi Eni e Trattativa chiudono ingloriosamente questi trent’anni di stagione forcaiola. Una rivoluzione interminabile che doveva rivoltare l’Italia come un calzino e invece ha finito per aggravarne la crisi in declino
Manifestazione a sostegno del pm Antonio Di Pietro e dell’inchiesta “Tangentopoli” a Milano, 28 giugno 1992 (foto Ansa)
Caduto il Muro di Berlino e sciolta l’Unione Sovietica, l’Fbi intensifica la lotta alle mafie senza più ostacoli da politica estera. La Cia denuncia alle magistrature locali le imprese straniere che fanno illecita concorrenza alle società americane più rigidamente regolate. Si modifica il sistema d’influenze sulla nostra economia: saltano i vincoli che in qualche modo ci proteggevano per il nostro ruolo nella Guerra fredda. Come avviene nella Russia di Boris Eltsin e nell’Argentina di Carlos Menem, interessi stranieri trovano in Italia consistenti sponde di subalternità, ora istituzionale ora affaristica.
Si destabilizza il nostro Stato definito da una Costituzione storicamente condizionata: così la particolare centralità del Parlamento (con annesso sistema proporzionale), le debolezze dell’esecutivo, l’anomalo ruolo del Quirinale, il compromesso tra istituzioni elettive e magistratura, le prime “protette” da immunità e amnistie, la secon...