
L’ultimo stadio dell’Europa
Certo che il mondo va al rovescio. Un governo di centrodestra decide di non voler costruire un aereo militare da trasporto insieme con altre nazioni europee, e a un’opposizione di centrosinistra viene lo sturbo. Non sempre l’Europa è buona. Nel calcio, ad esempio, complessivamente, siamo meglio noi, risultati a parte (come diceva un mio filosofo di riferimento, Shel Shapiro, “non sempre si può vincere”). Il mio povero corpo, già sfasciato di suo, si sta riprendendo a stento dall’esperienza di Glasgow, dove, nello stadio del Celtic, mi hanno stivato in una tribuna per gnomi delle Highlands. L’altra sera sono stato a Venezia, orrida città già di suo e con uno dei peggiori stadi d’Italia. Mi sembrava il paradiso. Meglio il peggior stadio italiano del miglior stadio inglese (e anche francese e tedesco). Always, miei cari. Morale: se fanno gli stadi come gli aerei, allora teniamoci i nostri stadi e restiamo con i piedi per terra, che, tra l’altro, volare è contro natura.
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