Luce, natura e storia di Venezia

Di Persico Roberto
19 Aprile 2001
Vladek Cwalinski, Natura e colore nella pittura rinascimentale veneta, 100 pp. Laterza, lire 15.000

«La mia meraviglia fu grande nel vedere la posizione di quella città e nel vedere tanti campanili e casamenti e monasteri tutti sull’acqua […]. Le case sono molto grandi e alte, di buona pietra e quelle antiche tutte dipinte, quelle fatte da cento anni in qua hanno la facciata di marmo bianco». Così Philippe de Commynes, ambasciatore di Carlo VIII re di Francia, appuntando lo stupore del suo primo incontro con Venezia, coglieva uno dei tratti caratteristici della civiltà lagunare: la sensibilità per la luce e il colore. Nel panorama del Rinascimento italiano Venezia viene così a costituire un polo alternativo a Firenze. Qui i cardini della rivoluzione artistica sono la prospettiva, il disegno e la riscoperta della struttura classica della composizione; «al contrario la luce, ereditata dalla consuetudine con il mondo bizantino, continuò [a Venezia] a essere il fattore capace di dar vita e unità alla rappresentazione artistica». L’impresa affascinante compiuta dai pittori del primo Rinascimento veneziano «fu quella di condurre quella luminosità dentro la realtà naturale. Il segno divino che la realtà porta con sé viene reso evidente dalla luce, che trasforma l’opaca apparenza delle cose; la natura, così sentita, diventa il luogo in cui la storia della salvezza meglio si comunica alla sensibilità umana». Luce, natura, storia della salvezza sono dunque i segnavia dell’itinerario che Vladek Cwalinski propone al lettore. Il viaggio prende le mosse dalla presenza e dall’opera a Venezia di Antonello da Messina, tocca alcune città dell’entroterra (Verona, Vicenza) e torna poi in laguna per narrare l’apoteosi del signore assoluto della luce e del colore, Tiziano Vecellio, che nella sua opera assorbe, riassume e trasfigura tutta la tradizione pittorica che lo nutre. Un altro successo di “Itinerari d’arte”, la collana che porta la firma inconfondibile del duo Rossi&Rovetta.

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