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Ospite a Sanremo? «Non lo so, non ne ho idea. Conoscendomi, non ci vado… Ballare, cantare, non sono cose che fanno per me». Lunga vita a Jannik Sinner, e se poi riuscirà davvero a resistere alle pressioni di agenti, sponsor e Rai e non andare ospite al Festival, sia a lui gloria eterna.
In questi giorni in cui i sessanta milioni di commissari tecnici italiani si sono di colpo trasformati in esperti di tie break e servizio in slice, raccontano di quando da bambini giocavano sulla terra rossa e giurano che già nel 2018 avevano profetizzato una carriera da campione al tennista altoatesino, Sinner sta mandando in confusione la narrazione mediatica standard dello sportivo di successo. E lo fa fondamentalmente fregandosene di tutto, smontando gli stereotipi con le sue risposte semplici e gelando gli entusiasmi dei tifosi da bagno nella Fontana di Trevi con una freddezza impensabile mentre alza la coppa a Melbourne.
Melbour...
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