L’Italia non riesce a spendere i Fondi strutturali europei (tranne che per Elton John)
L’Italia spende male. Anzi, non spende abbastanza. Non è un paradosso: mentre il governo arranca per trovare i modi e i tempi per sforbiciare la spesa pubblica, ci sono risorse europee, messe a disposizione dell’Italia, che il paese non è ancora riuscito a spendere. Risorse erogabili attraverso i Fondi Strutturali Europei del settennio 2007-2013, previste per raggiungere gli obiettivi di Convergenza, Competitività regionale e occupazione e Cooperazione territoriale europea.
«L’Italia è al penultimo posto nella classifica di utilizzo dei Fondi Strutturali Europei». Questo è il dato grave che emerge dalle analisi dell’ultimo “Diario Di Bordo”, serie di pamphlet curati da Caravella.eu per la Fondazione Cristoforo Colombo per le Libertà, vicina a Claudio Scajola. Delle risorse messe a disposizione all’Italia, ben 43,6 miliardi di euro (cioè più della metà della spesa pubblica che il governo intende tagliare nel “breve periodo” con la spending review), ne rimangono inutilizzate l’80%. E il paese viene messo in ultima fila nei negoziati che determineranno le quote di ripartizione dei 376 miliardi di euro messi a disposizione dai Fondi fra il 2014 e il 2020.
Stando ai dati, l’Italia si presenta con un’incapacità di gestione dei fondi che è inferiore soltanto alla Bulgaria. A tutto questo, si aggiunge il problema delle frodi. Secondo la Corte dei Conti, infatti, ammontano a 1,125 miliardi di euro gli importi da recuperare per le frodi compiute in Italia a carico dei Fondi.
Il problema più grave è noto: il sud, dove i finanziamenti messi a disposizione dall’Unione Europea vengono «utilizzati in parte, in ritardo, con scarsa efficacia», specifica Caravella.eu. Alla base di ciò, la scarsa capacità dell’imprenditoria del mezzogiorno nel presentare progetti validi e l’incapacità dell’amministrazione pubblica di programmare opere infrastrutturali funzionali allo sviluppo.
A fine giugno, al termine dell’incontro a Bruxelles con il commissario europeo alla politica regionale Johannes Hahn, il governatore della Campania Stefano Caldoro ha rassicurato della volontà dell’Europa sullo sblocco di 477 milioni di euro per le operazioni effettuate dalla regione fra il 2008 e il 2009. Resterebbero ancora da certificare “soltanto” 9 milioni di euro, fra i quali i 720 mila del cachet di Elton John, per il suo concerto a Napoli nel 2009.
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