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Scrivo queste poche, sporche e inutili righe in una domenica milanese d’umore incerto. In lontananza l’eco di un clacson morente. La festa appena cominciata è già finita (cazzo – ho scontato la squalifica – come sono bravo). L’Inter di Antonio Conte “capitano” (della Juve) ha vinto lo scudo dopo 11 anni. C’è eccitazione in città e il mio amico Beppe Severgnini ha scritto un libro di interismi (n. 36).
Vorrei parlare di calcio, ma mi arriva ’sta botta politicamente corretta e mi sale la pressione. Paola Egonu è stata candidata da quelli “avanti” a portabandiera dell’Italia a Tokyo ma il Coni ha preferito la tiratrice Jessica Rossi e il pistard Elia Viviani. Rammarico tra la gente “giusta”.
Paola Egonu è una campionessa di pallavolo, per alcuni la più forte del mondo. Forse, già capisco poco di football. Ma in questo caso piaceva perché è un’italiana dalla pelle nera e dalla sessualità libera. Sono un ingenuo, ma continuo a pensare che questo riguardi la vita di ognuno, sia un...
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