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La preghiera del mattino

Lezioni dalle elezioni, a sinistra e a destra

Di Lodovico Festa
28 Maggio 2025
I limiti e i punti di forza delle due coalizioni a livello locale e nazionale, la differenza tra il voto per le amministrative e quello per le politiche. Rassegna ragionata dal web
I leader della maggioranza di governo Antonio Tajani, Giorgia Meloni, Matteo Salvini (foto Ansa)
I leader della maggioranza di governo Antonio Tajani, Giorgia Meloni, Matteo Salvini (foto Ansa)

Su Sussidiario Antonio Fanna scrive: «Il centrodestra si mobilita per le elezioni regionali, nazionali o europee, ma registra scarsità di personale politico spendibile nelle conurbazioni attualmente progressiste. E l’insuccesso alle elezioni comunali nei grandi centri – in mano al Pd – potrebbe rappresentare un digiuno che si protrarrà a lungo. Sconfitte come quella di Genova fanno molto male, e non basta minimizzare, come hanno fatto ieri le seconde file di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Anche ai ballottaggi, sempre che riesca ad arrivarci, la coalizione di governo nazionale parte sfavorita, come quasi sempre è successo, perché i suoi elettori disertano le urne. Si darà colpa anche alle divisioni interne, ma queste normalmente spiegano solo in parte il problema. Dove si è convinti di essere sconfitti in partenza, infatti, è pressoché inevitabile che ognuno corra per sé, assecondando l’esigenza di misurarsi e contarsi. Nemmeno le tensioni romane tra alleati si riflettono più d...

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