Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Lettera di replica dell’Ambasciatore Mammad Ahmadzada

Mammad Ahmadzada
26/11/2021 - 0:11
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia

Spett.le Direttore,

non è la prima volta che ci rivolgiamo al Vostro quotidiano, poiché negli anni molti sono stati gli articoli da Voi pubblicati, che hanno sempre fornito una versione unilaterale dei fatti riguardanti il conflitto del Nagorno Karabakh tra Armenia ed Azerbaigian.

Scriviamo la presente, di cui chiediamo pubblicazione, in relazione all’articolo dello scorso 18 novembre 2021 a firma di Leone Grotti: “L’Azerbaigian invade l’Armenia. “Come può l’Occidente restare a guardare?”.

LEGGI ANCHE:

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia

«Meloni fascista». Repubblica non rinuncia al suo “rito tribale” preferito

9 Agosto 2022
Il candidato Odinga acclamato dalla folla in Kenya

Si vota in Kenya e torna lo spettro delle violenze

9 Agosto 2022

Vorremmo ricostruire, a beneficio dei vostri lettori, i fatti avvenuti negli ultimi giorni.

Lo scontro avvenuto in data 16 novembre 2021, non è stato un incidente di carattere spontaneo, bensì un’intenzionale provocazione premeditata dell’Armenia contro l’Azerbaigian. A partire dall’8 novembre, la leadership politico-militare dell’Armenia, mossa da sentimenti di revanscismo, ha iniziato ad attuare, in modo costante, provocazioni contro le unità dell’Esercito dell’Azerbaigian. Il 6-7 novembre, il ministro della difesa dell’Armenia, già rimosso dall’incarico, ha visitato illegalmente i territori dell’Azerbaigian, in cui è temporaneamente dislocato il contingente di pace russo, e vi ha tenuto riunioni militari. Il 9 novembre, le forze armate dell’Armenia hanno sparato sull’attrezzatura ingegneristica delle forze armate dell’Azerbaigian in direzione del distretto azerbaigiano di Kalbajar. Lo stesso giorno, la parte armena ha cercando di dislocare 60 militari sulla strada che portava alle posizioni dell’esercito dell’Azerbaigian intorno al lago Garagol del distretto azerbaigiano di Lachin. La mattina del 13 novembre dell’anno corrente, i terroristi armeni hanno compiuto un altro atto terroristico lanciando una granata contro la postazione dei militari azerbaigiani vicino alla città di Shusha, la capitale culturale dell’Azerbaigian. Di conseguenza, 3 militari azerbaigiani sono rimasti feriti. Lo stesso giorno, le forze armate dell’Armenia hanno sottoposto a fuoco le nostre posizioni intorno a Shusha. Il 16 novembre, le forze armate dell’Armenia hanno tentato un attacco su larga scala nella direzione dei distretti di Kalbajar e Lachin, situati lungo il confine di Stato, per appropriarsi di altezze strategiche. Questo attacco ha subito un totale fallimento operativo e tattico a seguito delle misure intraprese da parte dell’Azerbaigian. Mentre respingevano le provocazioni armate dell’Armenia, 7 militari azerbaigiani sono caduti eroicamente e altri 10 sono rimasti feriti.

Pertanto, la responsabilità dello scontro militare nella regione, che ha provocato vittime umane, ricade interamente sulla leadership politico-militare dell’Armenia.

Parallelamente all’avventura militare al confine, la leadership politico-militare armena ha avviato una campagna diffamatoria contro l’Azerbaigian nell’arena internazionale, accusando la parte azerbaigiana di interferire nel territorio sovrano dell’Armenia. Sfortunatamente, come un certo numero di altri media, il vostro giornale ha dato spazio alle falsità della parte armena, volte a ingannare il pubblico italiano.

L’Azerbaigian sostiene l’importanza di avviare il processo di delimitazione e demarcazione del confine di stato tra Azerbaigian e Armenia, al fine di prevenire il ripetersi di incidenti simili. Immediatamente dopo la fine della Guerra Partiottica di 44 giorni, l’Azerbaigian si è dichiarato pronto a delimitare e demarcare i suoi confini con l’Armenia su base bilaterale. Tuttavia, l’Armenia cerca di evitarlo con vari pretesti, incitando scontri al confine.

La posizione della parte azerbaigiana è chiara e inequivocabile: la dichiarazione tripartita del 10 novembre 2020 ha posto fine al conflitto del Nagorno Karabakh tra l’Armenia e l’Azerbaigian. Mantenere all’ordine del giorno la questione del “conflitto”, affermare l’importanza di una “soluzione globale” rafforza di fatto la pretesa revanscista dell’ Armenia, il che serve a mantenere in questo paese illusioni politiche infondate.

Troviamo incredibile che un paese come l’Armenia, che ha tenuto sotto occupazione per circa 30 anni il 20% del territorio azerbaigiano, che ha costretto 1 milione di azerbaigiani ad abbandonare le proprie case e a vivere come profughi e che ha commesso una vera pulizia etnica contro gli azerbaigiani, trovi ancora spazio sulla stampa, e abbia ancora il coraggio di ingannare inconsapevoli lettori.

Vorremmo anche ricordare che durante la Guerra Patriottica dello scorso autunno l’Azerbaigian ha liberato i propri territori facendo implementare le pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che chiedevano il ritiro delle forze armate dell’Armenia dai nostri territori. Il panorama che si è aperto di fronte ai nostri occhi nei territori liberati è stato drammatico, poiché essi sono stati oggetto di una distruzione e devastazione sistematica durante i circa 30 anni di occupazione da parte dell’Armenia. Inoltre, l’Armenia durante gli anni di occupazione ha sparso nei territori stessi enormi quantità di mine, la cui esplosione ha causato centinaia di vittime dalla fine del conflitto fino ad oggi. Sia lo stato di distruzione dell’area, che il problema delle mine, ostacolano il ritorno alle proprie case di oltre un milione di profughi azerbaigiani. Abbiamo avviato un poderoso lavoro di sminamento e ricostruzione con le nostre risorse e con la partecipazione di partner internazionali, inclusa l’Italia. Allo stesso tempo abbiamo proposto anche alla parte armena un trattato di pace, sulla base del riconoscimento reciproco della sovranità, dell’integrità territoriale e dell’inviolabilità dei confini internazionali, così come l’apertura di tutte le vie di comunicazione, da cui l’Armenia, paese in gravi difficoltà economiche e sociali, e il suo popolo, potrebbe trarre grandi benefici. Ma continuano ancora a mancare, da parte dell’Armenia, risposte a tali nostre proposte.

A causa della sua politica a livello statale, l’Armenia è diventato oggi un paese monoetnico. Al contrario l’Azerbaigian è un paese multiculturale, dove convivono pacificamente tutte le religioni, e ne sono prova i numerosi monumenti religiosi appartenenti alle varie confessioni presenti nel nostro territorio, tra cui sinagoghe, chiese ortodosse, cattoliche, evageliste, compresa una chiesa armena nel centro di Baku, perfettamente conservata. Uno degli obiettivi dell’Azerbaigian nell’era postconflitto è l’integrazione dei cittadini azerbaigiani di origine armena nei territori liberati, nell’ambito sociale, politico e culturale del paese.

In futuro, sarebbe per noi auspicabile che nel caso di articoli che riguardino temi così delicati, voi poteste ascoltare anche la nostra voce, offrendo ai lettori una visione più obiettiva e imparziale possibile. A tal fine, speriamo vivamente che la presente lettera possa essere pubblicata sul Vostro quotidiano.

Cordialmente,

Mammad Ahmadzada

Ambasciatore

 

CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia

«Meloni fascista». Repubblica non rinuncia al suo “rito tribale” preferito

9 Agosto 2022
Il candidato Odinga acclamato dalla folla in Kenya

Si vota in Kenya e torna lo spettro delle violenze

9 Agosto 2022
Jet di Taiwan rispondono alla Cina

La Cina continua a simulare l’invasione di Taiwan. Ecco perché

9 Agosto 2022
Edifici civili distrutti dai russi in Ucraina

Ucraina. Tutti attaccano Amnesty International (senza ragione)

9 Agosto 2022
Samantha Mathews con marito. L'influencer ha accettato di fare la surrogata per una coppia conosciuta sui social (foto dall'account Instagram wearedanandsam)

La surrogata influencer: «Ho partorito un figlio per una coppia conosciuta su Instagram»

9 Agosto 2022
La Corte Suprema britannica ha rigettato l'ultimo ricorso dei genitori di Archie Battersbee per tenerlo in vita

La morte di Archie Battersbee e dello Stato di diritto

9 Agosto 2022

Video

Sylvie Menard eutanasia
Salute e bioetica

Non è l’eutanasia la risposta al dolore di chi è ammalato

Redazione
8 Agosto 2022

Altri video

Lettere al direttore

I giornalisti nella sede del PD prima della conferenza stampa per discutere i risultati delle amministrative a Roma, 13 giugno 2022

Volete un’indicazione di voto? Mai a sinistra

Emanuele Boffi
1 Agosto 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Il capolavoro di Letta: rendere indispensabile il centrodestra
    Lodovico Festa
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    Perché abbiamo bisogno di riscoprire la contemplazione
    Pippo Corigliano
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Che cosa spinge i soldati ucraini a dare la vita in guerra?
    Rodolfo Casadei
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Si torna a votare e l’urgenza è sempre “ricominciare da Uno”
    Peppino Zola
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Volete un’indicazione di voto? Mai a sinistra
    Emanuele Boffi

Foto

Lenzuola bianche stese ad asciugare al sole
Foto

Il profumo del sole

1 Agosto 2022
Ragazza in bicicletta
Foto

Esame di maturità. Un rito di passaggio

27 Giugno 2022
Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist