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Fino a qui in auto non si arriva. Saranno forse tre chilometri di costa in Gallura, a venti chilometri da Santa Teresa. Tutto è rimasto com’era. C’è un grosso stazzo pieno di mucche e vitelli, e oltre un cancello di legno solo mughi e rocce, verso il mare. Dopo tanta pioggia, a questo primo caldo ogni pianta si affretta a fiorire: e cardi e biancospini, e ginestre raggianti che un grecale forte quasi vuole strappare. In questo vento la luce è infinita, e il mare, appena mosso da creste bianche, verde opale.
Ciò che non mi aspetto, proprio sulla riva, è una mandria di vacche, grasse, serafiche, intente a brucare la rada erba che fra pochi giorni il caldo brucerà. Mi sbalordisce, a così poca distanza dalla Sardegna turistica, il pacifico tramestio degli zoccoli, e l’odore antico di stalla.
È un attimo: penso che questo lembo di Gallura è rimasto identico a cento anni fa. Non c’è una casa, un cartello, né un bar, né eco di motori: nulla. C’è questo m...
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