Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Economia

Le iniquità di uno Stato ricco di sudditi fiscali

Non è l’aliquota alta a scoraggiare la libera iniziativa. L’incubo delle aziende continua ad essere il costo degli adempimenti

Pietro Paganini
07/08/2017 - 2:00
Economia
CondividiTwittaChattaInvia

tasse-ansa

Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti) – Siamo sicuri che il problema è l’aliquota troppo alta? La risposta è no. È vero che un’eccessiva tassazione, come quella italiana, frena gli investimenti così come i consumi, ma non è affatto detto che ad una minore tassazione segua un’iniezione destinata ad investimenti e consumi che alimentano la crescita economica. La curva di Laffer che piace tanto ai promotori della dottrina libertaria dovrebbe aiutarci a dimostrare e comprendere il punto di rottura tra l’aliquota di imposta e le entrate fiscali, o meglio quel livello di prelievo fiscale oltre il quale l’attività economica non è più conveniente. La curva di Laffer però è uno strumento rigido che non considera alcune variabili essenziali, a cominciare dalle scelte strategiche degli imprenditori. Così scopriamo che l’aliquota fiscale troppo alta non è sempre il vero problema.

Una serie di studi fatti in Italia e all’estero dimostra che il problema più urgente per le imprese è il funzionamento della macchina pubblica rispetto al cittadino, quindi la burocrazia. Segue l’adeguamento ed insieme il rispetto delle regole, cioè la giustizia e, solo da ultimo, il livello di aliquota fiscale. Per burocrazia intendiamo anche il fisco, non più nella sua parte numerica, cioè quanto si deve dare o pagare rispetto a quanto si incassa, ma nel suo funzionamento, cioè per esemplificare, quanto semplice o complicato è dare allo Stato. Sembra un paradosso, ma per un’azienda un ordinamento fiscale difficile come quello italiano rappresenta una variabile imprevedibile. La prima regola di qualsiasi impresa, anche in questa fase storica di singolarità tecnologica, è proprio quella di compiere previsioni per ridurre i rischi. Così in Italia non è l’aliquota alta a scoraggiare la libera iniziativa ma il cattivo funzionamento dell’ordinamento fiscale. Proposte serie come quella recente di una tassa piatta al 25 per cento, che per altro chi scrive ha promosso già nel 2007 sebbene con un’aliquota diversa, dovrebbero essere accompagnate da misure volte a riorganizzare il funzionamento del fisco.

LEGGI ANCHE:

Italian Deputy Prime Minister Luigi Di Maio celebrates on a balcony of Chigi Palace at the end of the Council of Ministers who approved the DEF (Economic planning) in Rome, Italy, 27 September 2018.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Lo «Stato-mamma» non funziona, come dimostra il reddito di cittadinanza

25 Giugno 2020

Contratto Lega-M5s: «Sul fisco è un libro dei sogni»

23 Maggio 2018

Proprio il 2016 doveva essere l’anno delle semplificazioni. Così non è stato. Si stima che saranno quasi 200 milioni le comunicazioni che i contribuenti a vario titolo invieranno all’amministrazione finanziaria nel 2017, contro i 177 milioni di documenti inviati nel corso del 2016. Nell’ambito delle manovre fiscali, in nome della fondamentale esigenza di contrasto all’evasione, sono stati, anche quest’anno, introdotti ulteriori adempimenti fiscali a carico dei contribuenti. Il processo di digitalizzazione ha reso più agevole l’acquisizione dei dati da parte dell’amministrazione finanziaria ed ha determinato una riduzione dei costi di gestione per quest’ultima, ma di fatto ha traslato l’onere della semplificazione sui contribuenti e sui commercialisti.

Una democrazia liberale non dovrebbe obbligare ogni anno cittadini e imprese a sostenere costi aggiuntivi per rispettare gli adempimenti fiscali. Ridurre il numero e la complessità degli adempimenti e introdurre al loro posto la chiarezza del cosa dover fare, dovrebbe essere una linea da seguire, oltre che per stabilire un rapporto sereno tra cittadini e l’amministrazione finanziaria, anche per evitare che il costo del rispetto dell’adempimento diventi una “tasse aggiuntiva” che grava sul contribuente. Basta pensare che il costo totale che le imprese devono sostenere per la preparazione e l’invio delle dichiarazioni Iva è stimato in 8,8 miliardi di euro (studio Pwc), che è il più alto in Europa, sia in valore assoluto che per ogni dichiarazione dei redditi.

Inoltre secondo il Financial complexity index 2017, l’Italia è terza su 94 ordinamenti tributari analizzati, per la complessità del sistema fiscale, e addirittura seconda nell’area Emea. Il clima di permanente incertezza e di instabilità normativa del nostro ordinamento (l’ennesima conferma è il pasticcio sulle scadenze di pagamento compiuto ieri dal governo), incide negativamente sulla competitività dell’intero sistema paese, aumentando i costi gestionali per le imprese, scoraggiando società estere ad investire in Italia e incentivando quelle italiane a delocalizzarsi all’estero.

Il miraggio della semplificazione
L’eliminazione degli studi di settore è la buona notizia per i lavoratori autonomi. Gli studi di settore sono stati la peggiore espressione della cultura antiliberale. Le norme sono scritte e applicate come se noi fossimo sudditi da vessare e punire, e non cittadini responsabili (anche se magari non lo siamo quando sopportiamo tutto questo rinunciando al giudizio col voto). Nel contesto socio-economico attuale in cui prevarranno sempre di più lavoratori autonomi e dalle competenze ibride, è fondamentale riformare la struttura del sistema fiscale. Per farlo però, è bene insistere su questo punto, è necessario un cambiamento culturale che ci aiuti a costruire una società di uomini liberi e responsabili rispetto alle istituzioni: cittadini e non sudditi, appunto. Le premesse non sono buone. L’introduzione degli indici di affidabilità che hanno sostituito gli studi di settore resta un’incognita che ci conferma che siamo rimasti impantanati nel medesimo ambito culturale di sempre.

Ridurre numero e livello delle aliquote dovrebbe fisiologicamente favorire la semplificazione del sistema fiscale, ma non è necessariamente vero in un paese in cui la pubblica amministrazione considera i cittadini prima di tutto sudditi. La semplificazione è dunque l’obiettivo prioritario da realizzare con determinazione.

Foto Ansa

Tags: fiscoiva
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Italian Deputy Prime Minister Luigi Di Maio celebrates on a balcony of Chigi Palace at the end of the Council of Ministers who approved the DEF (Economic planning) in Rome, Italy, 27 September 2018.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Lo «Stato-mamma» non funziona, come dimostra il reddito di cittadinanza

25 Giugno 2020

Contratto Lega-M5s: «Sul fisco è un libro dei sogni»

23 Maggio 2018
Vigili del fuoco a via Lorenzo Mossa a Roma dove un uomo si e' cosparso di liquido infiammabile e ha minacciato di darsi fuoco davanti alla sede dell'Agenzia delle Entrate, 30 novembre 2012.
ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Una flat tax in cerca di fautore

10 Luglio 2017

«La politica non è pronta per una flat tax»

2 Luglio 2017

Al di là della flat tax, un significativo taglio fiscale «si può fare. Se lo si vuole»

1 Luglio 2017

«Con la flax tax non ci sarà bisogno di alcun reddito di cittadinanza»

30 Giugno 2017

Video

Video

Artsakh, il conflitto invisibile. «Anche fare una zuppa è impossibile»

Redazione
1 Febbraio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Roberto Perrone

Roberto Perrone mancherà a Fred Perri e a tutti noi

Emanuele Boffi
31 Gennaio 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Sugli stipendi dei prof la retorica può fare più danni delle gabbie salariali
    Lodovico Festa
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Gli insostenibili argomenti di Nathalie Tocci sulla guerra in Ucraina
    Rodolfo Casadei
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Le tesi per il Movimento Popolare
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Io non sono Charlie Hebdo
    Federico Cesari
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    Come ho scoperto che Dio fa ardentemente il tifo per me
    Pippo Corigliano

Foto

Foto

Karabakh. Il conflitto invisibile. Cosa sta succedendo alla popolazione dell’Artsakh

28 Gennaio 2023
Foto

Crisi del sistema politico. Il presidenzialismo è la soluzione?

19 Gennaio 2023
Politicall
Foto

La geopolitica tra identità e relazioni internazionali – Incontro a Torino

16 Gennaio 2023
Rosario Livatino
Foto

L’attualità del beato Rosario Livatino

16 Gennaio 2023
Luigi Negri sul palco del Meeting di Rimini
Foto

”Metanoeite – cambiate mentalità”, la collana di don Negri

9 Gennaio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist