Le balle di greenpeace

Di Tempi
20 Novembre 2003
Impressionante la testimonianza portata al Simposio da Edwin Y. Paraluman

Impressionante la testimonianza portata al Simposio da Edwin Y. Paraluman, un agricoltore filippino che possiede 4 ettari di terreno che coltivava a mais tradizionale con una resa di 3,5 tonnellate per ettaro. La maggior parte del raccolto (70-80%) però, andava perduto a causa della piralide, un parassita che viene combattuto con un altissimo uso di prodotti chimici, come ad esempio il Furedan, un insetticida molto tossico. Un suo amico agricoltore ne è rimasto intossicato, dimesso dall’ospedale è immediatamente passato al mais Bt. Ha deciso di passare al mais Bt nel maggio 2003 e già nella prima settimana di settembre ha ottenuto il primo raccolto con risultati strabilianti: la produzione di un ettaro di terreno è passata da 3,5 tonnellate a 7, mentre il ricavo è salito da 12.000 a 41.000 pesos per ettaro. E l’utilizzo dei prodotti chimici si è notevolmente ridotto. Tempi gli ha chiesto dei contadini che, secondo Greenpeace, si suicidano a causa dell’uso di piante ogm. «L’alto numero di suicidi tra gli agricoltori – risponde Paraluman – nei paesi in via di sviluppo non è dovuto alle multinazionali, bensì alle perdite dei raccolti a causa della piralide: senza raccolto gli agricoltori non sanno come pagare i debiti».

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.