Lavorare tutti, lavorare adesso. Cosa c’è nel nuovo numero di Tempi

Non fondi perduti ma riaprire per ricostruire. C'è una logica da ribaltare per non buttare via il Recovery Fund. Guida cliccabile ai contenuti del mensile di marzo 2021

“Lavorare tutti, lavorare adesso” è il titolo del numero di Tempi di marzo 2021 che fa il verso al vecchio slogan degli anni Settanta. C’è una logica da ribaltare per non buttare via i soldi del Recovery Fund: non si può pensare che una ripresa sia possibile solo grazie ai fondi europei né si può credere che basti un “ristoro” per ripartire. Credere (o far credere) che basti la manna dal cielo piovuta da Bruxelles è un’opera di prestidigitazione; quel che serve è lasciare più libertà a chi vuole fare, rischiare, costruire.

Come dice il direttore generale dell’Istituto Bruno Leoni Alberto Mingardi nell’intervista che troverete nel numero,

«abbiamo inondato l’Italia di “ristori” e “sostegni”, coerentemente a una visione politica e culturale per cui l’ideale era il reddito di cittadinanza, cioè il disaccoppiamento di reddito e sforzo, guadagno e fatica. Ma abbiamo scoperto che nessun “ristoro” fa felice chi lo riceve: i proprietari degli impianti di sci vorrebbero tenerli aperti, i barbieri e i negozianti vorrebbero lavorare, i dentisti vogliono mettere le mani in bocca ai pazienti e i sarti cucire loro addosso i vestiti. La pandemia ha mandato in soffitta l’idea che il valore del lavoro fosse una formula novecentesca, codina, una fantasia padronale. Non è vero: noi cerchiamo in quello che facciamo non solo una fonte di reddito, ma anche un significato, un senso per la nostra vita».

E per cercarlo e trovarlo questo senso occorre mettersi in moto. Facile a dirsi, difficilissimo a farsi. Soprattutto perché, come spiega nel “Nocciolo della questione” lo psicanalista Mario Binasco, in questi mesi di lockdown ci siamo sbarrati in casa accettando l’idea che fosse il modo migliore per evitare qualsiasi rischio. Una sorta di grande ipnosi che ci siamo autoimposti, ma di cui pagheremo il conto appena ci sveglieremo.

Di grande attualità poi l’analisi di Rodolfo Casadei sulla “diplomazia dei vaccini”, cioè su come le grandi potenze usino l’arma degli antidoti al Covid-19 per espandere la propria sfera d’influenza. È la strategia, in particolare, di Cina e Russia che sanno quanto sia conveniente presentarsi come i “buoni” che regalano le dosi ai paesi più in difficoltà. E sempre Russia e Cina, ci racconta Leone Grotti, sono gli Stati protagonisti di un’altra battaglia, quella per la conquista dell’Artico, il nuovo Eldorado.

Volgendo lo sguardo alla politica di casa nostra, l’ex presidente del Senato Marcello Pera ci aiuta a comprendere cosa stia accadendo all’interno dei partiti italiano con l’avvento del governo Draghi. Chi sale, chi scende, chi scompare.

Un lungo viaggio tra i reparti del policlinico Sant’Orsola di Bologna è quello che ha compiuto Caterina Giojelli, scoprendo che anche dentro un ospedale può brulicare la vita di un villaggio. Un paese popolato da medici, infermieri, famiglie e bambini Down che qui vengono visti (e curati) per quello che sono: un dono. E Matteo Brogi, papà di Maria Elena, ci spiega cosa significhi che la parola “accoglienza” è tutto fuorché uno slogan.

Da ultimo, sul Tempi di marzo troverete una corposa sezione letteraria. Luigi Amicone ci racconterà la prima biografia italiana di Flannery O’Connor, Carlo Simone le vicende del capitano Grandi, Pietro Baroni il sospiro dantesco, Mauro Grimoldi la poetica di Lawrence Ferlinghetti e Dario Picano la pietà in Sciascia.

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Tutto questo e molto altro nel nuovo numero di Tempi. In attesa che il mensile di marzo 2021 arrivi nelle loro case, gli abbonati a Tempi possono già scegliere se sfogliare la rivista in formato digitale nell’area riservata del sito, oppure accedere online ai singoli contenuti del mensile cliccando qui o consultando il sommario qui sotto.

I lettori non ancora abbonati, invece, farebbero bene ad abbonarsi subito (vai alla pagina degli abbonamenti).

Di seguito, la guida cliccabile ai contenuti del nuovo numero del mensile.

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Lavorare tutti, lavorare adesso

Editoriale

La lezione del caso Schwazer in uno slogan: più realismo, meno moralismo
Emanuele Boffi

Quello che siamo

Perché i figli seguono (o non seguono) quello in cui credono i genitori
Giancarlo Cesana

Primalinea

La sindrome della felicità
Caterina Giojelli
C’è una specie di villaggio al policlinico Sant’Orsola di Bologna, dove un team di specialisti aiuta le famiglie a scoprire che razza di dono sia un figlio affetto da trisomia 21. Ora lo sappiamo anche noi

A grandi balzi verso l’atroce utopia di una società “libera dai Down”
Caterina Giojelli
Il 21 marzo il mondo celebra la “giornata della Sindrome di Down”. Ma tutti gli altri giorni si “libera” dei bambini Down con test prenatali e aborto selettivo

Sindrome di Down. Sperare in una cura non è più così assurdo
Caterina Giojelli
Progetto Genoma 21. Le intuizioni e le scoperte del team di scienziati di Bologna che sviluppa le intuizioni (giuste) di Lejeune sulla trisomia 21

Il privilegio di essere papà di Maria Elena
Matteo Brogi
Mia figlia ha la sindrome di Down ed è la bambina migliore che il Creatore potesse darmi. E grazie a lei ho incontrato un gruppo di scienziati davvero appassionati all’umanità

Foglietto

Se volete dei buoni giudici intervenite sui loro “seminari”
Alfredo Mantovano

Il Molokano

Voi non lo sentite l’urlo di dolore che arriva dall’Armenia?
Renato Farina

Copertina

Non fondi ma opere di ricostruzione
Matteo Rigamonti
«Il fatto più rilevante dell’anno è stato realizzare che gli imprenditori non s’accontentano di “ristori”: vogliono riaprire. Nel lavoro si cerca il reddito ma anche il senso della vita. Ecco da dove riparte l’Italia». Alberto Mingardi ribalta la logica della manna dal cielo di Bruxelles

Miglior Stato e più società. Diamo una scossa al museo delle cere
Antonio Di Matteo
Antonio Di Matteo (Mcl): «È il tempo di un nuovo protagonismo dei corpi intermedi. Non possiamo lasciare cadere un’occasione storica»

L’intervista

La svolta liberale della Lega, la crisi del Pd, il vuoto M5s. Intervista a Marcello Pera
Emanuele Boffi
La svolta liberale della Lega è reale e credibile, Meloni ha sbagliato a non sostenere Draghi, il Pd è in crisi d’identità, il M5s è il vuoto. Parla il filosofo ed ex presidente del Senato che dice: «Palamara andrebbe preso molto sul serio, a partire dal presidente Mattarella»

Esteri

Tutti vogliono un posto al sole al Polo Nord
Leone Grotti
L’assottigliamento dei ghiacci ha fatto balzare l’Artico in cima alla lista degli interessi delle grandi potenze. Così Stati Uniti, Russia e Cina si contendono il controllo delle enormi risorse della regione. E della rotta navale che stravolgerà il commercio mondiale

Chi regala il vaccino trova un tesoro
Rodolfo Casadei
I concorrenti dell’Occidente ora hanno un ottimo modo per sfilare al nemico l’egemonia globale: inondare i paesi poveri di dosi di siero contro il coronavirus. A costo di perderci soldi e di lasciare i propri cittadini a bocca asciutta. Dopo tutto, essere “buoni” paga sempre

Cultura

Flannery O’Connor, la scrittrice che faceva a cazzotti con l’angelo
Luigi Amicone
La prima biografia italiana su Flannery O’Connor regala l’immagine di una donna che sin dall’infanzia voleva «vivere, non funzionare». L’amore per «la realtà suprema dell’Incarnazione» e l’idiosincrasia verso il vaporoso mondo dei salotti. Da leggere e tenere sul comodino

Il testamento di Giuseppe Grandi, il capitano degli alpini che morì cantando
Carlo Simone
Un libro ricostruisce la «sovraumana maestà» del soldato celebrato da Corti nel Cavallo rosso. Ritratto di un eroe della campagna di Russia

Dante, il grande maestro che ci ha insegnato l’arte del sospiro
Pietro Baroni
È l’Alighieri il poeta che più di ogni altro non ha avuto paura di desiderare. Senza illusioni, ma sempre cercando un’eterna soddisfazione

Ora lo sai anche tu come stanno le cose, Lawrence. Ferlinghetti e il Cristo smontato
Mauro Grimoldi
In morte del poeta libraio, celebrato esponente della beat generation che una volta, quando era qui con noi, qualcosa deve averlo intravisto

La pietà di Sciascia per quel seme puro
Dario Picano
Al fondo di ogni animo umano c’è un punto sconosciuto e sfuggente. Dietro ogni maschera di dolore e gioia, c’è un mistero da rispettare. Nel centenario della nascita dello scrittore siciliano, un aspetto ignorato del suo pensiero

Ogni giorno è un Family day

Nessuno si sposa? Ripartire dalle “famiglie relazionali”
Marco Invernizzi

Le nuove lettere di Berlicche

Camuffati da antirazzisti militanti, metteremo i neri contro i bianchi
Berlicche

Il nocciolo della questione

Quando ci sveglieremo dalla grande ipnosi. Il lockdown e la sua narrazione anestetica
Mario Binasco
Come in un esperimento psichiatrico di massa, abbiamo accettato di sbarrarci in casa per evitare un rischio di cui nemmeno possiamo dire di avere fatto esperienza. Ma la realtà che abbiamo sacrificato all’imperativo dell’emergenza è destinata a presentarci il conto

Indenni fuori, sconfitti dentro. I danni dei lockdown sulle menti dei giovani
Rodolfo Casadei
L’anno del Covid e dei lockdown ha lasciato dietro di sé un’impennata di depressioni e altre patologie mentali. Soprattutto fra i giovani

Cinema

Nessun dolore ci è estraneo. La bella sorpresa di “Est”
Simone Fortunato
L’odissea di tre scavezzacollo nella Romania dell’89, a pochi giorni dalla caduta del regime di Ceausescu. La recensione del numero di marzo 2021 di Tempi

Lettere al direttore

L’Europa ci ha concesso i soldi non grazie a Conte, ma perché «eravamo in mutande»

Sport über alles

Conte A. come Draghi M.: se alla fine non vince è un Conte G. qualsiasi
Fred Perri

Cartolina dal Paradiso

Un po’ di consigli pratici per esercitare la carità
Pippo Corigliano

Bar grandi speranze

Non sopporto quelli che odiano se stessi tipo Saviano e Woody Allen
Marco Cobianchi

Terra di nessuno

Il sole e il Tarlo
Marina Corradi

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