Last week, next week11/99

Di Lodovico Festa
31 Marzo 1999
Last week, next week

Enrico Cuccia Enrico Cuccia è il protagonista della settimana uscente: in questa settimana sembra essersi spento il suo sogno di costruire con la fusione tra Bancoroma e Banca Commerciale italiana una base solida per difendere l’autonomia della sua Mediobanca che così tanto conta negli equilibri del capitalismo del Nord italiano. C’è chi spiega questa sconfitta come tramonto di una fase medievale della finanza italiana: fase nella quale le azioni non si contavano democraticamente, ma si pesavano secondo il loro valore aristocratico. In realtà Cuccia è stato quello che ha retto gli equilibri di una economia molto chiusa verso l’esterno: e ha svolto questo compito con la qualità di un grande banchiere internazionale. Oggi il ruolo del regista assoluto è impossibile, mentre forse sarebbe possibile mantenere la “qualità accumulata”. È una tradizione del nostro paese quella di buttare via il bambino con l’acqua sporca: sarebbe un peccato che si ripetesse anche nel caso di Mediobanca.

Lamberto Dini Lamberto Dini sarà il protagonista di una settimana che si apre sotto il segno della crisi kosovara. Il ministro degli Esteri avrà il compito di usare la tradizionale amicizia della nostra politica estera verso i serbi di Slobodan Milosevic non per dare un’ennesima via di scappatoia alla volpe dei Balcani, ma per fargli capire che questa volta non ci sono furbizie che potranno salvarlo se non concederà una vera autonomia al Kosovo garantita da forze armate internazionali. Dini è un diplomatico perfetto quando la parola è al commercio. Quando si viene alla politica, quando si deve far pesare la forza dell’uomo dalle ferme convinzioni e non solo quella del principe dei mercanti, Dini si trova un po’ fuori posto. Non sarà aiutato da una maggioranza scombicchierata con Verdi e comunisti cossuttiani che hanno dichiarato profondi dissensi sull’intervento della Nato. Un ministro incerto e una maggioranza pasticciona potrebbero creare problemi per il ruolo dell’Italia in un’area per noi assolutamente strategica.

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