Last week, next week 7

Di Lodovico Festa
23 Febbraio 2000
Last week, next week 7

Ritratto di Enzo Bianco Agli uomini di Stato un po’ di dissimulazione è indispensabile: quando si condiziona la vita di milioni di persone, è bene saper tenere per sé le proprie emozioni. Il nuovo ministro degli Interni Enzo Bianco ha i suoi bravi motivi per essere entusiasta: da sindaco di Catania è diventato, di fatto, il numero due del governo. Ma la sua gloria si esprime in un’irrefrenabile voglia di intervenire. E il livello di scempiaggini (tipo: “in galera dopo il primo grado di giudizio”) diffuse (e poi smentite) è eccessivo. La rapidissima promozione, forse, non gli ha consentito di capire bene la delicatezza del suo incarico. E ora piovono le malignità contro di lui: non solo viene considerato incomparabile rispetto al grande Mario Scelba (di lui un vecchio comunista diceva: “Con Secchia all’organizzazione nel Pci e Scelba agli Interni ci si sentiva sicuri”), non solo il Manifesto rimpiange la Rosa Russo Jervolino, ma c’è chi ricorda con nostalgia persino Bobo Maroni.

Ritratto di Armando Spataro Armando Spataro, ancor più di Gian Carlo Caselli, è un magistrato che merita la massima ammirazione: prima contro il terrorismo, poi contro la mafia ha saputo con spirito di dedizione e sacrificio produrre una mole di lavoro che ha dato risultati spesso eccezionali. Sfortunatamente la sua carriera di pm si è sviluppata nell’epoca e nel clima della rivoluzione giudiziaria: e lui che professionalmente e moralmente ha poco a che spartire con tipi come Antonio Di Pietro, a questa rivoluzione si è legato. E oggi come esponente del partito delle procure si dà da fare nel Csm per impedire quei passi concreti in avanti che un Parlamento, molto condizionato dai “pm militanti” ma capace di ritagliarsi spazi di autonomia, cerca di compiere. Un grande inquirente finisce così per diventare un ostacolo alla soluzione di nodi che sono decisivi per lo sviluppo democratico del nostro paese. È il destino che talvolta tocca agli “eroi della Patria”, indispensabili in un certo momento e in un certo campo, diventano ingombranti in altri momenti e in altri campi.

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