L’Aquila: sollevato palazzo di sei piani per renderlo antisismico

Di Redazione
09 Novembre 2011
Con una tecnologia brevettata tutta italiana, ieri è stato sollevato un edificio di sei piani e 2.200 tonnellate per essere reso antisismico. La dimostrazione in diretta è avvenuta all'interno dell'evento "Up – Sollevamento in Corso", organizzato dalla Fondazione 6 Aprile per la Vita Onlus e da Consta SPA

Per la prima volta al mondo, ieri alle 12 Maria Grazia Cucinotta ha dato il via al sollevamento in diretta di oltre 60 cm di un intero condominio in cemento armato alto 6 piani, lungo 25 m e profondo 12,5 m, del peso di 2.200 tonnellate. Un’operazione importantissima perché fatta su un edificio colpito dal sisma che nel 2009 ha fatto tremare L’Aquila, resa possibile da una tecnologia innovativa, tutta italiana, Soles®, che permette l’inserimento di isolatori sismici alla base degli edifici utilizzando martinetti idraulici.

Up – Sollevamento in Corso è l’evento organizzato, alla presenza di personalità politiche e autorità, dalla Fondazione 6 Aprile per la Vita Onlus e da Consta SPA e durerà fino al 10 novembre in via  Rauco, 10 a L’Aquila (ingresso da via Amiternum). L’appuntamento è stato pensato per dare l’opportunità di vedere da vicino e verificare in prima persona tutti i vantaggi di un’applicazione decisamente efficace per la messa in sicurezza delle abitazioni e la prevenzione antisismica.
La tecnologia brevettata Soles® è nota infatti ai più per il “Progetto Rialto”, il sistema di sollevamento degli edifici attraverso martinetti idraulici per riqualificare le abitazioni di Venezia e risolvere il problema dell’acqua alta ma è soprattutto il frutto di un lungo lavoro di ricerca ingegneristica, messa a punto di processi, analisi e test di nuove applicazioni, esecuzioni di rilievi e monitoraggi sviluppati seguendo le intuizioni di Vincenzo Collina, ingegnere di Forlì scomparso nel 2007.

Il sollevamento dell’edificio è un metodo assai efficace per l’isolamento e il miglioramento sismico, perché permette l’inserimento di isolatori sismici alla base dell’edificio. Estremamente più sicuro, meno invasivo ed economicamente più vantaggioso di altri sistemi tradizionali di isolamento, questa applicazione salvaguarda le strutture portanti dell’edificio, che non deve essere sgomberato, e consente di mantenere pressoché intatta, dopo l’intervento, la fruibilità degli spazi al piano terra. E’ perciò particolarmente indicato nei casi di edifici di pregio storico-architettonico, edifici con funzioni pubbliche o che prevedono notevole affollamento.

L’intervento sul condominio di via Rauco a L’Aquila è dunque una prima mondiale di una soluzione tecnologica tutta italiana che ieri è stata presentata anche alle Istituzioni politiche e tecniche del nostro Paese nel corso di una Conferenza cui hanno preso parte tutte le autorità aquilane e abruzzesi.

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