L’anormale di Pisa

Di Castagneto Pierluigi
13 Novembre 2003
Pisa. Fulcro della appena sgominata colonna tosco-romana delle Brigate Rosse

Pisa. Fulcro della appena sgominata colonna tosco-romana delle Brigate Rosse, è anche al centro di un’area in cui gruppi eversivi minori si stanno muovendo per alzare il livello dello scontro. L’allarme era già stato lanciato lo scorso 17 febbraio quando il prefetto Paolo Padoin (ora a Campobasso) nel “Rapporto sullo stato della sicurezza nella provincia di Pisa” segnalò l’intensificarsi di atti di intolleranza, di volantini e scritte inneggianti alla lotta armata e all’omicidio Biagi. Gia nel 2002 si erano verificati attentati a ripetitori Omnitel, un attacco vandalico alla redazione pisana del Tirreno, un attentato a una stazione periferica dei carabinieri e l’incendio alla sede della Cisl. Anche per il 2003 l’elenco è lungo e vede come obiettivi ancora dei ripetitori (questa volta della Wind), sedi di An e della Lega, e come protagonisti le cosiddette “cellule di offensiva rivoluzionaria”. Il procuratore aggiunto di Firenze Francesco Fleury sostiene che il reclutamento «avviene nelle frange più estreme del movimento, dei centri sociali e anche dei sindacati soprattutto di base». Volantini in stile “insurrezionalista” affollano le entrate delle facoltà universitarie e, mescolata tra le sigle di origine anarchica, è ricomparsa anche la sigla dei Carc (Comitati armati resistenza per il comunismo). Marco Filippeschi, parlamentare pisano e segretario regionale Ds, ammette che il fenomeno è stato per lo meno sottovalutato dalla sinistra e che «non possiamo mettere la testa sotto la sabbia e far finta di nulla. Dobbiamo invece avere il coraggio di riflettere e di tracciare un solco netto tra politica e la violenza». Sarebbe importante che questa presa di coscienza avvenisse anche tra i professori “illuminati” dell’università di Pisa. Università dove gli studenti non di sinistra denunciano un crescente clima di intolleranza. La settimana scorsa il Preside di Scienze politiche ha concesso l’aula studenti a una cena-raccolta fondi di solidarietà organizzata da un collettivo per sostenere le spese legali di un militante appena condannato per aver partecipato con frange no global all’aggressione di giovani di Alleanza Nazionale. E, sempre all’Università di Pisa, il Senato accademico ha recentemente bocciato un documento di condanna dell’attentato incendiario contro la casa di Giacomo Mannocci, giovane di An.

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