Lambert. I genitori citano direttamente a giudizio il dottor Sanchez

Di Leone Grotti
28 Maggio 2019
Citato direttamente anche l'ospedale Chu Sébastopol di Reims per «mancata assistenza a persona in pericolo». L'istanza verrà esaminata il 4 giugno

I genitori di Vincent Lambert hanno citato direttamente a giudizio l’ospedale Chu Sébastopol di Reims e il dottor Vincent Sanchez per «mancata assistenza a persona in pericolo». Lo ha rivelato, come riporta il Quotidien du Medecin, l’avvocato Jean Paillot. L’istanza verrà esaminata dal tribunale di Reims il 4 giugno.

INTERRUZIONE E RIPRESA DELLA NUTRIZIONE

I genitori del paziente tetraplegico di 42 anni in stato di minima coscienza, e al centro di una lunghissima battaglia medico-legale in Francia, hanno fatto causa il 20 maggio, giorno in cui il dottor Sanchez ha interrotto l’alimentazione e l’idratazione di Lambert. La decisione del medico, autorizzata dal Consiglio di Stato, era arrivata in violazione di quanto predisposto il 3 maggio dal Comitato internazionale sui diritti delle persone con disabilità.

Il Comitato Onu, sollecitato dai genitori del paziente, aveva infatti richiesto all’ospedale di non interrompere il sostentamento dell’uomo fino a quando non avesse completato la valutazione del caso. La decisione del dottor Sanchez è stata poi bloccata dalla Corte di appello di Parigi, che ha «ordinato allo Stato francese di adottare tutte le misure per far rispettare le misure provvisorie richieste dal Comitato», dando sei mesi di tempo all’Onu per valutare il dossier.

LA CITAZIONE DIRETTA

Spiegando la decisione di citare direttamente a giudizio il dottor Sanchez e l’ospedale, il legale Paillot ha dichiarato: «È un campanello d’allarme. È necessario che venga riconosciuto che hanno agito al di fuori della legge». L’avvocato è anche tornato a chiedere che Lambert sia trasferito in un istituto specializzato nella cura di pazienti gravemente handicappati.

La citazione diretta è un istituto previsto nel diritto francese, che permette di saltare le indagini preliminari di una procura. Garantisce un processo in tempi rapidi ma prevede che sia la vittima a produrre le prove, da presentare preventivamente rispetto all’udienza, e a pagare in anticipo le spese legali.

@LeoneGrotti

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