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«La tregua in Israele è fragile. Il vero pericolo è il Qatar»

Di Giancarlo Giojelli
22 Gennaio 2025
Intervista a Yigal Carmon (Memri) che, inascoltato, avvisò il governo dell'attacco del 7 ottobre. «Sono i terroristi a dirci cosa faranno». E ora avverte: «Il Qatar vuole unificare il mondo sunnita sotto l’egida del fondamentalismo»
Yigal Carmon, presidente di Memri (foto G. Giojelli)
Yigal Carmon, presidente di Memri (foto G. Giojelli)

Gerusalemme. «Hamas lo aveva detto nel settembre del 2022, un anno e un mese prima del massacro del 7 ottobre: noi possiamo farlo e lo faremo». Yigal Carmon, 79 anni, è il fondatore di Memri (Middle East Media Research Institute), un osservatorio che monitora le comunicazioni nel mondo arabo e orientale: due grandi sedi a Gerusalemme e New York, una fila di computer sempre accesi. I suoi collaboratori parlano arabo, persiano, parsi, urdu, pashtu, turco e altre lingue e dialetti orientali, ricevono report da tutto il mondo, ma soprattutto sono in grado di ascoltare e interpretare quello che viene comunicato apertamente nella galassia dei social. E si scopre che molte azioni dei fondamentalisti non sono affatto nascoste: al contrario, spesso, sono annunciate prima ancora di venire commesse. La guerra è anche propaganda.

Ygal, nato in Romania da una famiglia emigrata negli anni Sessanta in Israele, è stato ufficiale dell’intelligence dell’Idf, l’esercito israeliano, consigliere dell’...

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