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Gerusalemme. «Hamas lo aveva detto nel settembre del 2022, un anno e un mese prima del massacro del 7 ottobre: noi possiamo farlo e lo faremo». Yigal Carmon, 79 anni, è il fondatore di Memri (Middle East Media Research Institute), un osservatorio che monitora le comunicazioni nel mondo arabo e orientale: due grandi sedi a Gerusalemme e New York, una fila di computer sempre accesi. I suoi collaboratori parlano arabo, persiano, parsi, urdu, pashtu, turco e altre lingue e dialetti orientali, ricevono report da tutto il mondo, ma soprattutto sono in grado di ascoltare e interpretare quello che viene comunicato apertamente nella galassia dei social. E si scopre che molte azioni dei fondamentalisti non sono affatto nascoste: al contrario, spesso, sono annunciate prima ancora di venire commesse. La guerra è anche propaganda.
Ygal, nato in Romania da una famiglia emigrata negli anni Sessanta in Israele, è stato ufficiale dell’intelligence dell’Idf, l’esercito israeliano, consigliere dell’...
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