La Palombelli si “imbuca” all’Opus Dei. Ed é subito sòla

Di Pasquino
01 Dicembre 2000
Roma 21 novembre, Aula Magna dell'Università della Santa Croce, presentazione del libro di Marta Brancatisano "Il Vangelo spiegato a mio figlio. Racconti insoliti prima della buona notte"

Roma 21 novembre, Aula Magna dell’Università della Santa Croce, presentazione del libro di Marta Brancatisano “Il Vangelo spiegato a mio figlio. Racconti insoliti prima della buona notte”. Ad un certo punto spuntano i fotografi con cento flash e le telecamere si dirigono verso il tavolo dei relatori. Forse è arrivata l’autrice del libro? Macchè, c’è Barbara Palombelli, moglie dell’aspirante premier Francesco Rutelli e tenutaria di rubriche che (ha scritto per primo Tempi, lo ha confermato sua maestà L’Espresso) lascerà Repubblica per il Corriere della Sera. Ma che ci fa Piacina all’Università dell’Opus Dei? “É venuta a chiedere voti per il marito” commenta un signore sorridendo. In effetti Barbara si presenta nella veste di cattolica militante, cita un suo articolo in cui esprimeva il suo favore all’ora di religione e ricorda che perfino Ciriaco De Mita la criticò perché “esageratamente clericale”. Barbara sorride e ostenta sicurezza. La situazione diventa imbarazzante quando la promessa first lady si lancia in una singolare omelia. “Il libro di Marta mi colpisce perché nel mondo in cui vivo la religione o l’appartenere ad una fede significa essere bigotti piccolo borghesi; in questo mondo si ha l’idea che i cattolici in Italia sono quelli che vanno a messa la domenica, comprano i pasticcini e hanno il quadro con la Madonna in casa. Mentre in questo libro dove si invita a leggere il Vangelo, io credo che ci sia l’elogio della disobbedienza, un valore che è quello della disobbedienza alla consuetudine”. Una interpretazione, questa della Palombelli, che imbarazza visibilmente anche l’autrice, la quale, madre di sette figli, ricorda l’esatto contrario del prototipo della “disobbedienza”. Nel senso che, dice la Brancatisano “in fondo anch’io sono una signora che va a messa la domenica, venera la Madonna e cura la famiglia, senza sentirmi per questo bigotta. E poi nel mio libro l’elogio della disobbedienza proprio non c’è”.

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