La Rai chiede scusa a Max Tresoldi. Mamma Ezia: «Quella trasmissione cercava solo audience»

Di Benedetta Frigerio
07 Novembre 2013
La presidente Rai telefona alla famiglia. Oggi la puntata riparatoria. Intervista alla madre di Max: «Non è la prima volta che la tv pubblica ci mette in difficoltà»

«Lotto tutti i giorni insieme a mio figlio perché continui a fare passi avanti, ma dopo la trasmissione a cui abbiamo partecipato è ancora bloccato e agitato». A parlare è Ezia Tresoldi, madre di Max Tresoldi, l’uomo che si è svegliato nel 2001 dopo dieci anni in stato vegetativo e che lunedì scorso è stato insultato da Alda D’Eusanio durante la trasmissione “La vita in diretta” su RaiUno. «Quella non è vita», ha detto la presentatrice riferendosi a Tresoldi. «Tornare in vita senza poter più essere libero e soffrire, e avere quello sguardo vuoto… mi dispiace, no!».

«Ho fatto dei sacrifici per aiutare la Rai che mi ha chiesto di lanciare un messaggio di speranza. Ecco, questo è quello che ho ricevuto indietro», dice Ezia a tempi.it. Per la donna di inaccettabile non ci sono solo gli insulti: «La Rai deve smettere di ospitare persone incompetenti invitandole a parlare di questioni delicate come l’assistenza familiare alle persone in stato vegetativo. Piuttosto non si affronti il tema: presentarlo in maniera distorta e faziosa è un disservizio inaccettabile da parte di una tv pubblica. L’ho detto anche al presidente della Rai che mi ha chiamata dopo che avevo richiesto le sue scuse». Anna Maria Tarantola, infatti, ieri ha chiamato la famiglia Tresoldi per esprimere la propria solidarietà e di tutta l’azienda. La tv di Stato «si dissocia dalle dichiarazioni e dai commenti» di Alda D’Eusanio, ha confermato in una nota inviata ad Avvenire Fabrizio Cassinelli, l’uomo delle relazioni con in media di viale Mazzini. Mentre è la stessa signora Tresoldi ad annunciare al quotidiano cattolico che questo pomeriggio, 7 novembre, sarà di nuovo ospite de “La vita in diretta” in una puntata “riparatoria” con veri esperti in studio.

Come si era preparata alla trasmissione?
Ho chiamato a casa mia tutti gli amici e i volontari che ci hanno accompagnato negli anni, per mostrare la catena di amore che mio figlio ha generato e per trasmettere forza alle famiglie che vivono situazioni difficili. Molti si erano presi il giorno di ferie per essere presenti. Eppure la trasmissione ci ha dato pochissimo spazio. Hanno fatto parlare gente che ha avuto esperienze del tutto diverse dalla nostra, persone andate in coma che raccontavano di aver avuto delle visioni. Cose che non c’entrano nulla con lo stato vegetativo e con l’assistenza a chi si trova in questa condizione. Purtroppo non è la prima volta che la Rai si comporta così: ti dicono che il fine è uno e mentre sei lì scopri che è un altro.

[internal_video vid=129868]A quali altri episodi si riferisce?
Martedì scorso hanno chiamato Lucia Bellaspiga, giornalista di Avvenire esperta di questi temi, perché affrontasse il problema degli stati vegetativi durante la trasmissione “Uno mattina”. Beh, le hanno fatto fare la bella statuina, dandole la parola solo un minuto all’inizio e uno alla fine. A noi hanno riservato un piccolo spazio, poi si è parlato di tutt’altro. Se hanno il problema di fare audience lo dicano, ma non mi facciano perdere tempo. Ne ho già poco, passo la giornata a prendermi cura di Max e a mandare avanti una casa. Evidentemente non sanno come vivono le persone che assistono con amore i disabili.

Siete stati anche insultati.
Con falsità a dir poco crudeli. Quando la D’Eusanio ha detto che quella di mio figlio non è vita siamo rimasti tutti scioccati, non potevamo credere alle nostre orecchie.

E Max?
Max ha tirato su il braccio per risponderle con un gestaccio, peccato solo che l’ho bloccato. Ripensandoci, avrei dovuto lasciarlo fare: era la risposta che la D’Eusanio si meritava. È inaccettabile che una persona possa fare così male ad altre più deboli senza che si prendano provvedimenti seri.

@frigeriobenedet

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22 commenti

  1. Franco

    D’Eusanio radiata a vita da qualunque rete pubblica.

  2. veronica

    La Deusanio non è una persona é un Imbecille Patentata e questa è l’ennesima conferma!!! E chi ce la tiene in tv..pure peggio!!! Che schifo..che Amarezza!

  3. Rossella

    Quando la D’Eusanio attraverserà il periodo della sua vita ,dove botox,interventi dispendiosi,conteranno come il due di picche,perchè la vecchiaia si farà sentire e forse,avrà bisogno di una persona che le cambi il pannolone,mi auguro che nessuno si permetta di dire che quella dell’anziana D’Eusanio non sia vita.Ha ragione la mamma di Max,non avrebbe dovuto fermare il gesto di suo figli,in risposta alla D’Eusanio.Vergogna per la D’Eusanio e onore a Max ,alla sua grande mamma e a tutte quelle persone che dimostrano il loro amore,stando vicini a chi non è autosufficiente,piuttosto che decretare che quella di chi non è autosufficiente non sia vita.Hitler è morto,fatevene una ragione!!!!

  4. riequilibrio

    quelli contro la libertà di opinione siete voi.
    e solo quando avete un tornaconto, è palese.

    1. giovanna-

      Questi cattolici, che hanno un enorme tornaconto nel difendere la vita…in effetti è vero, c’è un tornaconto in dignità e soddisfazione umana che manco te lo sogni.
      ( ma non eri quello che si affcciava qui giusto una volta all’anno? falsi in tutto )

      1. riequilibrio

        il problema è che quando dico la mia, ci sei tu appostata dietro l’angolo.
        pertanto, mi tocca leggerti ogni volta – compresa quella in cui ti ostinavi a sostenere la “superiorità” della visione cristiana. un’atteggiamento che è all’origine di tutte le guerre e di molte tragedie di varia natura.
        la soddisfazione te la lascio tutta – non me ne frega niente.
        quanto alla dignità, non hai la patente per giudicare nessuno, pensa alla tua, che appare scarsa.

        1. Franz

          Tutte le guerre addirittura, molto equilibrato direi…

          1. riequilibrio

            TUTTE

        2. giovanna-

          Ma tu pensa, non è che sei tu costantemente appollaiato qua, sono io che ti faccio cucù!
          Che infantilismo acuto !
          Anche l’ ultima frase , completamente a sproposito rispetto a quello di cui si parlava e con accuse assurde di una cosa che poi fai tu in evidenza, giudicare la dignità altrui !
          Mai nick fu più inadeguato del tuo, suggerirei “squilibrio ” !
          ( non ricordo quella discussione, forse non ero io, comunque per uno che si affaccia una volta all’anno ti vedo piuttosto preso, altro che fregartene come dichiarato ! )

    2. Piero

      Come al solito cerchi di rovesciare la frittata, che mi risulti non c’è nessuno in galera in quanto gay, mentre se passa la legge anti-omofobia (liberticida) chi ha un’opinione diversa rischia di andarci……

  5. emilia

    Ho conosciuto personalmente la famiglia Tresoldi sono stata loro ospite a Vieste. Lucrezia e’ una mamma eccezionale sempre in lotta Max e’ pieno di gioia. E’ un miracolo poter guardare queste persone per continuare a vivere.
    Trovo che non si possano fare queste trasmissioni come si parla del piu’e del meno Sbagliata la sede.

  6. angela

    l’unica vita sprecata che non serve a nulla e quella della d’eusanio..specie quando dice che il marito non è morto (la non vita sarebbe quella di Max) invece lo è morto e sepolto e continua a dire che è a ca che l’aspetta!

    1. Anna

      La Deusaio è vedova?

  7. Bifocale

    Dunque, in Rai Cerelli può dire che gli omosessuali sono malati da curare e la D’Eusanio non può fare un appello rivolto a sua madre per quanto riguarda lei stessa?
    Il problema non è più quello che si dice, ma che la condanna o la censura, deve valere o per tutti e due o per nessuno! Per me tutti e due gli interventi sono ugualmente censurabile, per voi solo quello della D’Eusanio, che fra l’altro in coma c’è pure stata

    1. Orazio Pecci

      E il fatto di essere stata in coma permette a quella signora di offendere altre persone che sono state in coma?

    2. Gmtubini

      Cerrelli non ha mai detto che “gli omosessuali sono malati”.
      Comunque, se proprio ci tieni a fare un paragone corretto bisognerebbe che Cerrelli, invece di esprimere con educazione e pacatezza le proprie idee (lasciando letteralmente annichiliti gli interlocutori), rivolgendosi al rappresentante gay in studio, gli avesse detto che avrebbe preferito morire piuttosto che essere omosessuale.
      Te le immagini le reazioni?

    3. mike

      intanto a cerrelli l’hanno fatta pagare, mentre la d’eusanio finirà per restare in rai. inoltre cerrelli era stato invitato poi come hanno potuto gli altri due interlocutori cercavano di non farlo parlare, mentre alla d’eusanio nessuno aveva chiesto il parere. infine visto che oggi va di moda parlare di libertà allora ciascuno rispetti quella dell’altro! che una persona è libera solo se vuole morire o se non lascia vivere? non credo, anzi… meglio che sto zitto sennò sarei troppo polemico.

    4. Gianluca Mariani

      Bifocale, ma ci vuole prendere in giro??? Lei ha il coraggio di definire le scempiaggini crudeli e disumane che la signora – strapagata con i nostri soldi!!! – si è permessa di buttare in faccia ad un uomo che lotta ogni giorno con una grinta, un coraggio, una determinazione e una voglia di vita che lei nemmeno si sogna (tanto queste parole demenziali le sono parse normali!!!) come un “appello a sua madre”???

      E ha anche il coraggio di giustificare le parole sprezzanti che il medesimo personaggio – ripeto: strapagato con i nostri soldi!!! – ha rivolto alla madre di quest’uomo coraggioso, che con tanti amici gli è stata e gli è vicina con una catena di amore e solidarietà che lei non riesce nemmeno ad immaginarsi???

      E la barbarie di queste affermazioni è tale che nessuno, da subito, ha avuto il coraggio di giustificarle!!! Lei invece ci riesce. Fossi in lei un minimo di vergogna la proverei.

      Quanto a Cerrelli – che contrariamente alla D’Eusanio non viene pagato con i nostri soldi!!! – non mi pare abbia mai detto in nessuna circostanza che le persone di orientamento omosessuale non hanno dignità di vivere come si è permessa di fare la signora con quest’uomo esemplare.

      L’unica censura che vedo è quella alla buonafede e al senso della realtà, ed è tutta nel suo commento.

  8. Giovanni

    Non date alla Rai una colpa che è solo delle Deusanio: si vede che ha parlato a braccio e senza collegare il cervello alla bocca, come fa quasi sempre, e infatti anche lo studio era sgomento.

    1. mike

      si però ora voglio vedere se la d’Eusanio lavorerà ancora in rai. mi fermo qui non dico altro dato che il filmato non l’ho visto.
      in italia tutti bravi, da una parte, a chiedere dimissioni. vediamo ora che cosa succede!

    2. Piero

      Bigazzi, per aver semplicemente detto che ai tempi della guerra si mangiavano anche i gatti, e’ stato cacciato.

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