La Juve ha solo quattro punti in più del 2010, il Milan non migliora
La serie A è la più difficile delle competizioni europee. Non c’è un divario netto tra le squadre e i risultati sono spesso incerti. Eppure, con l’avvento del Natale, si sono delineate le prime certezze. Il Milan e la Juventus svettano in classifica, seguiti da un’Udinese in forma smagliante e da una Lazio affaticata. La resurrezione dell’Inter, al quinto posto, fa ben sperare Ranieri. Nessuno si stupisce a vedere i rossoneri in testa. Anche l’anno scorso, alla sedicesima giornata, erano primi. Ma i tracolli con Napoli e Juventus hanno costretto il Diavolo a una dura rimonta. A Natale del 2010, i punti che lo staccavano dalla seconda erano sei. E la seconda era la Juve, proprio come oggi. Conte ha fatto un ottimo lavoro ma bisogna aspettare gennaio perché la sua squadra ha solo 4 punti in più di quella di Del Neri.
Il Milan ha due punti in meno rispetto allo scorso anno. Ma dalla sottrazione fra le differenze-reti dei due anni si scopre che i milanesi sono migliorati: +4. Significa che il Milan, pur migliorando nei propri reparti, non ha inciso come lo scorso anno: i contendenti hanno dato maggior filo da torcere ad Allegri. L’Inter, d’altra parte, è a quota 26 punti e proprio come l’anno scorso è quinta. Ma l’inizio in negativo – con il conseguente esonero di mister Gasperini – si fa notare nella peggiore differenza reti: -4. Anche i rosanero, forti di un ottimo campionato a fine 2010, hanno raffreddato le loro prestazioni. Non solo hanno fatto cinque punti in meno, ma il raffronto fra le differenze reti nei due anni è in difetto di ben nove misure.
Il contrario, invece, va detto per l’Udinese. L’anno scorso, a questo punto della stagione, era ottava. Adesso è terza, con la miglior difesa del campionato (solo nove gol subiti). Ha segnato il doppio rispetto alla stagione precedente: 20 gol contro 10. A quanto pare, Guidolin non sente la mancanza di Sanchez, il talento in forza al Barcellona. Il Napoli, che ha raggiunto il traguardo degli ottavi di finale di Champions League, non ha brillato in campionato per l’eccesso di stanchezza e per qualche infortunio saltuario che ha minato la stagione (Pandev, Cavani e ora anche Lavezzi). Rispetto alla scorsa stagione, però, sta lavorando meglio: il rapporto fra le differenze reti è in positivo di tre misure. Sta anche segnando di più – 29 volte reti contro le 25 del 2010 – segno che, nonostante i tre “tenori” spesso stonino, la squadra si fa in quattro per aiutare l’attacco.
Anche il Catania, a conti fatti, è una scoperta. Montella ha migliorato gli etnei in tutti i reparti, portando a casa quattro punti più dell’anno scorso e migliorando di 2 punti la propria differenza reti. Si capisce perché il Milan, dopo Tevez, abbia messo gli occhi su Maxi Lopez.
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