«La Francia è schiava del femminismo radicale e delle lobby del gender»

Di Redazione
01 Febbraio 2014
La giurista Le Pourhiet attacca la decisione di aprire ai bambini nati all'estero da uteri in affitto. «I rischi? Siamo davanti a contratti sulla fabbricazione di un essere umano e sul suo abbandono. È una mercificazione della sua stessa esistenza»

Un anno dopo le nozze gay, la Francia è di fronte al dilemma posto dai frutti della maternità a pagamento. Il governo è come al solito ambiguo, ma è in arrivo una nuova legge sulla famiglia. Sta crescendo, infatti, il rumore mediatico attorno alla maternità surrogata: la guardasigilli Christiane Taubira (quella del cosiddetto “matrimonio per tutti”) ha indirizzato ai prefetti una nota ministeriale per chiedere l’iscrizione nei registri di stato civile dei bambini nati all’estero tramite maternità surrogata.
A questo riguardo, su Avvenire è stata pubblicata una bella intervista di Daniele Zappala alla costituzionalista Anne-Marie Le Pourhiet, ordinario di Diritto pubblico all’Università di Rennes, vicepresidente dell’Associazione francese di Diritto costituzionale, cavaliere della Legion d’onore. Non una figura allergica per principio all’attuale maggioranza, scrive Zappala, ma che non si tira indietro quando bisogna criticarlo: «I rischi sulla maternità surrogata? Si parla spesso di utero in affitto, ma in realtà il fenomeno va ben al di là. Siamo davanti a contratti sulla fabbricazione di un essere umano e sul suo abbandono. È un mercato centrato sulla mercificazione non più solo del corpo ma dell’essere umano e della sua stessa esistenza». «Abbiamo dirigenti in Francia, a destra come a sinistra, che si sono lasciati soverchiare da clientele elettorali e lobby, non osando più dire no».

I FANTASMI DELLA REPUBBLICA. Sulla circolare Taubira che richiede il riconoscimento dei bambini nati da maternità surrogata, Le Pourhiet è certa che in questo modo si sia aperta una fase di indeterminatezza giuridica: «Dopo aver messo la Francia di fronte al fatto compiuto, questi genitori sostengono che non si possono lasciare i bambini senza la nazionalità francese. Da qui, gli articoli lacrimosi sui “fantasmi della Repubblica”. I genitori però hanno ricercato questa situazione. E se si cede, vuol dire che i divieti della Francia e della società non pesano più. Dopodiché occorrerà piegarsi sistematicamente davanti a ogni fatto compiuto». Al momento la Corte di Cassazione dice che occorre essere coerenti: «Se la legge proibisce la maternità surrogata, allora non si può avallare la frode di chi va in India o negli Stati Uniti o altrove. Se il legislatore vuole uscire da questa situazione, che lo dica e prenda le proprie responsabilità».

LA FORZA DEL FEMMINISMO RADICALE. Nell’intervista, la docente attacca anche un certo tipo di femminismo che rischia di non fare più gli interessi delle donne: «Sento che siamo avviati verso un nuovo femminismo estremamente aggressivo, che sta mutando profondamente per opera di specialisti della teoria del gender e del movimento lesbico radicale, scostandosi in modo netto dalle rivendicazioni femministe del primo periodo e avvicinandosi al puro delirio e alla sovversione. Trovo paradossale che in certi ambiti questa corrente rivendichi l’assenza totale di limiti a favore della donna. Lo dimostra il progetto di legge al quale è innestato l’emendamento sull’aborto (che sopprime la condizione della sofferenza della donna incinta per il ricorso all’aborto, ndr), che è un progetto di legge completamente liberticida, di rieducazione mentale. (…) Questo femminismo è passato dalla difesa delle donne a quello dell’omosessualità, promuovendo le nozze gay in nome dell’uguaglianza. Tanto che c’è chi sostiene che il seguito dell’uguaglianza è di permettere a due uomini di poter “fare” un bambino».

 

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17 commenti

  1. filomena

    La sensazione che che si ha leggendo i vostri commenti e quella di essere incapaci di guardare avanti, sempre rivolti al passato e con una grande paura di qualsiasi cosa che possa cambiare anche di una virgola la situazione attuale. In fondo quello che conta e essere felici, del resto la vita e una sola…godiamocela.

    1. Grillo Parlante

      Se la tua capacità di “guardare avanti” è quella che si fonda nella considerazione che “la vita è una sola… godiamocela”, si può dire, senza timore di essere smentiti, che tu abbia meno lungimiranza di una talpa miope che brancola nella nebbia.

      1. filomena

        Io sarò anche una talpa miope che brancola mella nebbia, la tua visione della vita però e molto frustrante del tipo siamo nati per soffrire….
        Forse invece vale la pena di cercare di essere felici e se questo significa correggere situazioni che non ci permettono di vivere a pieno la vita come ognuno la intende allora ben venga il laicismo. Inoltre questo non significa che tu non potrai essere più tradizionalista e conservatore ma semplicemente che le altre visioni saranno altrettanto rispettate

        1. Grillo Parlante

          Non te la prendere, ma tu, della mia “visione della vita”, non ne sai più di una emerita cippa!
          A chi intravede l’abisso dove volete gettare l’umanità, voi che pensate a “godervi la vita”, gli potete dare del “conservatore” quanto vi pare, in realtà egli è mille volte più lungimirante di voialtri che non capite una mazza al di là degli stimoli che provengono dal vostro basso ventre.
          P.S.: per realizzare che “siamo nati per soffrire” basta un po’ di sano realismo, mentre per goderti un po’ meno la vita a te basta un mal di denti.

        2. Valeria

          Anche ai bambini abortiti sarebbe piaciuto ‘godersi la vita’ ma non possono, anche a una donna indiana piacerebbe non dover vendere il proprio utero a una coppia, mettere a rischio la sua salute, per un bambino che al momento stesso della nascita le sarà portato via e dato ai due che l’hanno commissionato. Se ‘godersi la vita’ significa fare tutto quello che voglio a spese degli altri, allora no grazie.

  2. luca

    lobby di qua e lobby di la

    1. Antonio

      infatti…che paranoia. Trattasi solo di rincoglionimento progressista e becero laicismo modaiolo, IMO.

      1. Paolo

        Trattasi invece di normale civiltà e laicità…in opposizione ad una stantia e, ormai, fiacca (ma non meno incattivita) ideologia confessional religiosa

        1. Piero

          Hai dimenticato gli altri due mantra che dici sempre, su non essere timido, ci mancano……….

    2. Q.B.

      Ma no dai, è solo un caso, una coincidenza.

      In fondo è per caso caso che si è creato l’universo, per caso un batterio paranoico ha deciso di mutarsi e dare inizio alla vita sulla terra, per caso una rimane incinta (poveretta aveva studiato filologia, mica ostetricia) e quindi ora ha il diritto di abortire, per caso la grecia è finita appesa per le p…e al patibolo del IMF, per caso scoppiano i moti rivoluzionari (anzi no, quelli sono spontanee iniziative dei popoli oppressi), è quindi un caso che un fenomeno politico orientato in una certa direzione abbia impresso una decisa accelerazione in vista delle prossime elezioni.

      E c’è ancora qualcuno che si ostina a sostenere che secondo buonal logica esistono solo (a) fatti causati o (b) fatti determinati da libera scelta. Mah, sarà un caso…

      1. mike

        ed è pure un caso che la spagna post Zapatero cominci a risentire della crisi, e che rajoj sia indagato.

        1. luca

          infatti perchè il resto dell’europa, specie la cattolicissima italia navigano nell’oro vero?

          1. Q.B.

            … e in europa la luteranissima germania galleggia nella crisi grazie a politiche economicamente aggressive anche verso la cattolicissima italia.

            Vedi lucà, le relazioni tra potenze nel mondo sono appena un po’ più complesse di quanto tu immagini, e al tempo abbastanza semplici da riassumersi in concetti semplici che NON (ripeto N-O-N) sono quello che il sapere preconfezionato passato attraverso i media vorrebbe farci credere.

            Ciccio, so che è faticoso, ma te devi da smazzoccà … esci dal castello incantato e inizia a studiare la realtà per quello che è non per quello che tu vorresti fosse.

  3. mike

    @ sergio landi: mi piacerebbe andasse come dici, ma credo che qualcosa troveranno per impedire alla le pen di governare. hanno iniziato l’opera e certo non lasceranno che di punto in bianco un altro governo rovini loro tutto. anche perché, come ho visto in un altro articolo, c’è tra poco il voto sul rapporto lunacek. che se passa dopo i paesi europei saranno vincolati o quasi. e con l’arma della crisi a disposizione di chi vuole imporre certe cose. dopo magari dicono che l’economia va bene se si fa quello o quell’altro. in realtà l’economia di un paese va bene o male se chi la dirige vuole che ci vada bene o male. e l’economia la dirige, in fondo, gli stessi poteri forti che vogliono imporre certe cose. basta far caso ad un fatto: i paesi che sono più “avanti”, più progressisti, sono quelli che dominano l’economia mondiale (con le multinazionali e le banche). e anche quelli meglio armati.

  4. Cisco

    Finirà per forza come dice la Le Pourhiet, e magari il ragionier Hollande dirà anche, in lacrime, che grazie alla nuova legge la Francia avrà aiutato economicamente tante donne indiane a uscire dalla povertà. Con tanta gioia della Toubira, che aprirà anche un marketplace per l’import-export di uteri. Oltre che una casa di appuntamenti a Mumbai.

    1. domenico b.

      Cisco, al tuo intervento cambierei solo la parola iniziale: non “finirà”, ma “comincerà”… guarda che siamo solo agli inizi… non c’è limite alla stupidità, e se non ci fermiamo da soli….
      Questi sono tutti sintomi di una società molto, ma molto malata

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