Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Società

La colletta dei carcerati per i rifugiati ucraini: «Rispondere al male col bene»

I detenuti di Opera hanno raccolto 1.683 chili di cibo a sostegno di chi scappa dalla guerra. Parlano Boldrin e Romano di Incontro e presenza

Matteo Rigamonti
04/04/2022 - 6:27
Società
CondividiTwittaChattaInvia
Carcere Opera rifugiati Ucraina
I volontari del Banco Alimentare nel carcere di Opera (foto tratta dal sito di Incontro e Presenza)

I detenuti del carcere di Opera hanno colpito ancora. Dopo la raccolta da oltre 600 chili di cibo donati alle famiglie in difficoltà per l’emergenza Coronavirus del maggio di due anni fa, hanno promosso un’altra speciale colletta alimentare, questa volta per aiutare i profughi dell’Ucraina. Sempre all’interno della casa di reclusione che si trova a Sud di Milano sono stati così raccolti ulteriori 1.683 chili di pasta, riso, tonno, pelati e altri generi alimentari che, grazie al Banco alimentare, finiranno nelle mani delle famiglie ucraine che in Lombardia hanno aperto le porte ai loro familiari e connazionali in fuga dalla guerra.

L’aspetto forse più sorprendente di questa gratuita catena di bene innescata da chi in vita ha compiuto del male, a sostegno di chi dal male, quello della guerra, sta scappando – e che grazie ad Avvenire ha raggiunto le pagine della cronaca nazionale –, è che «a muoversi sono stati loro», i carcerati in prima persona, come spiega a Tempi Guido Boldrin dell’associazione Incontro e presenza che da 36 anni è impegnata con i suoi volontari a incontrare i detenuti delle carceri milanesi in occasione delle visite di cui possono godere nell’ambito di ciò che è loro concesso, all’interno del regime di detenzione e dunque privazione di libertà cui sono soggetti per i reati che hanno compiuto.

Immedesimazione con la sofferenza

L’annuale giornata della Colletta alimentare promossa dal Banco ogni ultimo sabato di novembre «è una proposta che ogni anno noi volontari già rivolgiamo ai detenuti delle tre carceri milanesi da almeno una decina d’anni», racconta Boldrin, «ma questa volta sono stati loro a chiedere alla direzione di poter fare qualcosa». Del resto, osserva il referente dei volontari di Incontro e presenza per Opera, «le notizie arrivano anche qui dentro». E come gli ha detto uno dei detenuti, parole che a memoria riferisce: «Chi più di noi può comprendere la sofferenza e la condizione di chi è costretto a fuggire?». Commenta stupito Boldrin: «Si sono immedesimati con la sofferenza dei profughi ucraini»; a conferma di quella che, per i volontari di Incontro e presenza, è una certezza frutto di decenni di esperienza e rapporto con chi ha rubato, ucciso o messo in atto altre forme di violenza: «Anche nel cuore di ha commesso gli errori più gravi resta intatto il desiderio di felicità e redenzione. Proprio come capita a tutti noi con gli errori di ogni giorno».

LEGGI ANCHE:

Marcia dei profughi ucraini a Varsavia per ringraziare dell’accoglienza in Polonia

Che cosa è più “europeista”, la concretezza di Varsavia o le chiacchiere di Capalbio?

30 Giugno 2022
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg introduce il vertice dell'Alleanza a Madrid

Il vertice Nato e il rischio del disimpegno americano dall’Europa

29 Giugno 2022

La direzione del carcere, con la collaborazione attiva della Polizia penitenziaria, ha valorizzato quest’impeto di bene, processato le relative pratiche burocratiche e così reso possibile un gesto che ha coinvolto due reparti di media sicurezza (chi si trova in regime di 41 bis non può partecipare e un altro era inaccessibile per misure di prevenzione Covid) per un totale di circa cinquecento persone, per metà italiani e metà di altre nazionalità, molti dei quali senza famiglia né sostegno economico. «Ho solo questo, mi spiace», si è sentito ripetere in più d’una cella da parte di chi, rinunciando a una scatoletta di carne o legumi, ha voluto comunque donare qualcosa ai volontari che sono passati davanti alle sbarre con le ceste. L’ultima occasione per farlo dopo che già altri, prima di loro, avevano compilato un modulo per destinare, all’interno degli ordini di alimenti cosiddetti “sopravvitto”, qualche bene alla colletta straordinaria, pagandoli di tasca propria, quale che fosse la liquidità a disposizione sul conto.

Aiutare in qualcosa di semplice

«Questi detenuti hanno imparato qualcosa», osserva Fabio Romano, presidente di Incontro e presenza, mettendo in connessione la raccolta promossa durante il lockdown con quest’ultima: «Accettando per anni di partecipare alla Colletta alimentare hanno fatto proprio un gesto che risponde a un bisogno e imparato un metodo che si tramanda di anno in anno, di persona in persona». Quale metodo? Rispondere al bisogno dell’altro, aiutandolo in qualcosa di semplice, per riscoprire la natura profonda del proprio bisogno ultimo.

In carcere, infatti, prosegue Romano, non è raro che le persone che si incontrano «sentano riemergere quel bisogno di senso che spesso non sono riuscite a vivere adeguatamente al di fuori», e che si traduce anche nel «bisogno di sentirsi utili, di non essere abbandonati, un bisogno che li rende sensibili e partecipi a chi sperimenta difficoltà nella vita». Una dinamica umana che, per inciso, forse può aiutare a comprendere meglio anche il valore educativo delle (poche) opportunità di lavoro che si hanno in carcere.

Il metodo testimoniato da Boldrin e Romano, e in qualche misura fatto proprio dai carcerati di Opera, è quello che Incontro e presenza ha a sua volta mutuato dalla Chiesa, in particolare dal carisma di don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e liberazione, che conquistò la fondatrice di questa associazione, Mirella Bocchini, che aveva incontrato il sacerdote brianzolo da studentessa del Berchet, con un retroterra culturale laicista e simpatizzante radicale, quando ancora non sapeva che, da consigliere comunale a Milano, si sarebbe poi molto impegnata per i detenuti delle carceri milanesi, partendo da San Vittore, e fino ad arrivare a quella che poi sarebbe divenuta Incontro e presenza, che oggi opera oltre che nelle tre carceri milanesi (la terza è Bollate) anche a Bergamo.

Così come possono

«Il metodo della nostra associazione nasce da questa appartenenza alla Chiesa attraverso il Movimento”, conferma Boldrin riflettendo sui frutti generati tra i detenuti da parte di quella che, per i volontari, è una «caritativa», ossia un «gesto», spiega, «della tradizione cristiana attraverso il quale ci viene proposto di immedesimarci con Cristo che è carità, compiendo l’opera di misericordia che è visitare i carcerati». E che da più di trent’anni si ripete ogni sabato mattina quando le porte del carcere si aprono alle visite. «La peculiarità della nostra associazione, rispetto alle tante che quotidianamente collaborano con le carceri, risiede nel fatto che noi andiamo lì soltanto per incontrare i detenuti», sottolinea Romano: «Non portiamo niente. “Essere presenza per te” è lo spirito con cui ogni volontario si reca a incontrare il singolo detenuto, che è una presenza per lui. E dal carcere nessuno di noi esce come prima, ne esce cambiato». Forse qualcosa di simile è scattato anche nell’animo del manipolo di galeotti che ha proposto la colletta straordinaria per l’Ucraina.

C’è un altro aspetto di tutta questa vicenda che aiuta a comprendere il valore tanto del gesto dei carcerati di Opera, senza rischiare di enfatizzarlo oltremodo, quanto la bontà della presenza di un’associazione di volontari come Incontro e presenza. «Ci siamo sempre domandati se proporre o meno la Colletta alimentare anche in carcere», confida Romano, perché «qui ci troviamo in un luogo di sofferenza e privazione e dove una certa discrezione è evidentemente richiesta», ricorda. Tuttavia, «non fare una simile proposta alla libertà di questi detenuti avrebbe significato venir meno alla loro dignità, a quell’esigenza di bene, bello e giusto che pure alberga anche nel cuore di chi ha commesso il male», al loro «desiderio di essere presi sul serio».

Proprio come sul serio vengono presi dai volontari ogni sabato mattina almeno per il tempo, condiviso, di una visita. «Così come possono, con quello che sono», conclude Romano. E così come hanno fatto a loro volta i detenuti di Opera con gli sconosciuti e lontani, eppur mai così vicini, fratelli ucraini.

Tags: colletta alimentareguerra ucrainaincontro e presenza
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Marcia dei profughi ucraini a Varsavia per ringraziare dell’accoglienza in Polonia

Che cosa è più “europeista”, la concretezza di Varsavia o le chiacchiere di Capalbio?

30 Giugno 2022
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg introduce il vertice dell'Alleanza a Madrid

Il vertice Nato e il rischio del disimpegno americano dall’Europa

29 Giugno 2022
Un poliziotto davanti al Cremlino a Mosca, Russia

Perché amare la Russia «nonostante tutto»

29 Giugno 2022
La Repubblica Ceca si avvicina all'inizio del semestre di presidenza dell'Unione Europea

Ucraina. La Russia avanza nel Donbass, dall’Ue solo «retorica e illusione»

28 Giugno 2022
Christine Lagarde

La Bce la finirà con l’ipocrisia per fare davvero la banca centrale?

28 Giugno 2022
Zelensky, presidente dell'Ucraina, si collega al Consiglio europeo

Ucraina nell’Ue. Vittoria simbolica, ma il percorso sarà lunghissimo

25 Giugno 2022

Video

Foto Red Dot per Unsplash
Ambiente

Stop auto endotermiche? «Decisione ideologica»

Redazione
9 Giugno 2022

Altri video

Lettere al direttore

L’aborto non può essere considerato un diritto naturale

Emanuele Boffi
29 Giugno 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Allo sfascio d’Italia mancavano solo gli intrighetti tra Grillo e Draghi alle spalle di Conte
    Lodovico Festa
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Loro cantano “Imagine”. Noi cantiamo “Martino e l’imperatore”
    Emanuele Boffi
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    L’ideale cristiano non è la brava persona di successo, ma il santo
    Pippo Corigliano
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Vasilij Grossman, la Russia e Macron
    Rodolfo Casadei
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    I sabati di lavoro dei profughi ucraini per i polacchi «in segno di gratitudine»
    Angelo Bonaguro

Foto

Ragazza in bicicletta
Foto

Esame di maturità. Un rito di passaggio

27 Giugno 2022
Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022
Foto

“Droga, le ragioni del no. Scienza, prevenzione, contrasto, recupero“

2 Maggio 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist