Kyron, dolce e indistruttibile

Di Giannetti Gianluigi
18 Ottobre 2007

L’Europa è una regola a cui si piegano tutti. Non siamo il primo mercato automobilistico al mondo per numero di vendite o tasso di crescita, ma un popolo di automobilisti abituati al meglio in fatto di meccanica e design, quello sì. Praticamente un benchmark a livello mondiale: chi vuole piacere ovunque, prima deve piacere qui. Ssangyong? Un florido marchio coreano “offroad”, specialista in Suv e fuoristrada già solidi e indistruttibili, ma giudicati troppo “macho” e appariscenti. Ssangyong Kyron 2008? Facciamolo più dolce, all’europea. Sparite le cromature e quel sapore spigoloso della prima generazione, adesso siamo su uno Sport Utility più moderno e spigliato da vedere, anche se le dimensioni restano importanti (4,66 x 1,88 x 1,75 metri).
Diesel ovviamente, perché nel vecchio continente non si parla d’altro. L’ottimo 2.000 da 141 cavalli ha cambiato faccia, molto più silenzioso, e poi c’è un cambio manuale più soft, docile da usare, abbinato alla trazione integrale inseribile. La novità vera è però il cinque cilindri common rail 2.700 da 165 cavalli, con trazione integrale permanente e cambio automatico con comandi al volante. Ancora comfort, silenzio e accelerazioni fluide, perché in Europa essere ruvidi non paga. A proposito, Kyron 2008 è disponibile nei due allestimenti Sport e Luxury per il 2.000, a partire da 27.500 euro, e poi nella versione Top Class riservata al 2.700, a 34.950 euro. Il rapporto qualità prezzo è un’altra bella regola, questa volta coreana.

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.