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Kirill ha bisogno di papa Francesco per uscire dall’angolo

Di Emanuele Boffi
10 Aprile 2022
Bergoglio bacia la bandiera ucraina ma non nomina Putin. Perché? «È la linea dell'ostpolitik. E ora è il patriarca di Mosca ad avere bisogno del Pontefice»
L'incontro tra papa Francesco e il patriarca ortodosso di Mosca Kirill a L'Avana (Cuba) il 12 febbraio 2016
L'incontro tra papa Francesco e il patriarca ortodosso di Mosca Kirill a L'Avana (Cuba) il 12 febbraio 2016

«L'incontro tra papa Francesco e Kirill conferma che i rapporti tra Vaticano e Patriarcato di Mosca non si sono interrotti e che è interesse di entrambe le parti tenere vivo il dialogo». Don Stefano Caprio, sacerdote e docente di Storia e cultura russa al Pontificio Istituto orientale di Roma, ragiona con Tempi sulle ultime mosse diplomatiche della Santa Sede in merito al conflitto in Ucraina.

Papa Bergoglio e Kirill si erano visti a Cuba nel 2016, poi c'è stato un nuovo confronto in videocollegamento a metà marzo, ora si torna di nuovo a parlare di un incontro tra i due, forse in Medio Oriente. «Il videocollegamento di marzo», fa notare Caprio, «aveva tutti i crismi dell’ufficialità. Oltre a Francesco e Kirill c’erano il metropolita Hilarion ed il cardinale Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Questo è un segnale importante della volontà di non interrompere il dialogo iniziato a L’Avana. Se il futuro incontro si svolgesse a...

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