Karl Lagerfeld ai grassi preferisce i gatti

Di Elisabetta Longo
10 Giugno 2012

Anche Karl Lagerfeld ha un cuore. Lo stilista più perfido in circolazione, re di casa Chanel, noto per le sue posizioni crudeli nei confronti di chiunque sia un po’ più in carne, come Adele, poi messasi a dieta, ha deciso di dare tutto il suo affetto a un gattino. Praticamente come se Polifemo avesse un peluche rosa. Lo stilista che indossa sempre gli occhiali da sole e predilige il nero, ha raccontato alla rivista Women Wear Daily che quando un giorno un modello gli chiese di tenergli in affido il suo micetto siamese, perché doveva andare fuori Parigi, al ritorno lui non seppe restituirglielo. Choupette, così si chiama il felino, gli aveva trafitto il cuore. Lagerfeld racconta che al micio piace il suo iPad, interagisce con le schermate e si muove tra le app con le sue adorabili zampette, e ha due cameriere che gli servono la scatoletta, una per il pranzo e una per la sera. È ovviamente molto educato, mangia al tavolo con il suo padrone ma non si avvicina mai al suo piatto.

Quando lo stilista è via per un viaggio, le due cameriere hanno il compito di registrare tutte le attività feline su un diario, che Karl può così leggere al suo ritorno a Parigi. In soli 9 mesi, ci sono già ben 600 pagine. Praticamente il best seller è già servito. Essendo ovviamente chic, Choupette non sopporta quegli abitini, che oggi tutte le dive mettono ai loro animali da borsetta. Per seguire gli insegnamenti di nonna Cocò Chanel, “prima di uscire è sempre meglio togliersi qualcosa”.

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