Juventus Stadium: numeri, foto e curiosità del nuovo impianto
In principio fu il campo in piazza D’Armi. Uno dei primissimi stadi presenti in Italia. La Juventus ci giocò fino al 1904, anno in cui si trasferì al Velodromo Umberto I, in grado di contenere fino a 15 mila spettatori. Poi venne lo stadio di corso Marsiglia (1922), il primo impianto realizzato interamente in cemento armato. Nel 1933 il passaggio al Comunale di Torino, in origine intitolato a Benito Mussolini (65 mila posti). L’ultima partita ufficiale disputata tra quelle mura fu la finale di coppa Uefa del 1989/1990, che la Juventus vinse contro la Fiorentina.
Nel 1990, con i Mondiali di calcio in Italia, fu inaugurato la stadio Delle Alpi, la casa che accompagnò i bianconeri per 16 lunghi anni, fatti di successi, imprese epiche, ricordi bellissimi ma anche amari. Nello stesso periodo, la dirigenza (Moggi–Giraudo–Bettega), spinta anche dalle continue vittorie, avanzò la proposta di realizzare uno stadio di proprietà. Idea innovativa e affascinante, ma in quel momento poco realizzabile. Il 2006, l’anno di Calciopoli, fu anche l’anno in cui la Juventus tornò al vecchio Comunale – nel frattempo ristrutturato e chiamato stadio Olimpico di Torino. Cinque anni difficili, dalla Serie B al ritorno in A, dalla rinascita alla riscossa, con il ritorno di un Agnelli al vertice del club.
Domani dirigenza e giocatori compiranno l’ennesimo trasloco, l’ultimo probabilmente. Ma questa volta un trasferimento dal sapore particolare perché lo Juventus Stadium è uno stadio – il primo in Italia – di proprietà di una società di calcio. Una scelta avvenuta nel 2008 e che ha prodotto un investimento di 105 mln di euro. Uno stadio solo per la Juventus e per i suoi tifosi, 41 mila posti a ridosso del rettangolo verde con la prima fila a soli 7,5 metri dal campo, uno stadio di ultima generazione, dotato di tutto quel che deve avere per essere la casa dello spettacolo del calcio. Ideato e realizzato per ospitare tifosi con famiglie al seguito, il nuovo stadio della Juventus, è capace di garantire un clima di grande tranquillità e sicurezza.
Uno sforzo enorme per le casse della società che tuttavia avrà un ottimo ritorno economico già dal primo anno: «Con questo impianto cercheremo di correggere un’anomalia tutta italiana», spiega durante la conferenza stampa di presentazione della festa d’inaugurazione Francesco Calvo, direttore commerciale. «I ricavi da stadio infatti, nel nostro paese, rappresentano circa il 13 per cento degli introiti delle società, contro il 27 per cento di Inghilterra o Germania. Per quanto riguarda la Juventus, lo scorso anno abbiamo incassato dallo stadio circa 11 milioni di euro. Ebbene, per questa stagione, pur mantenendo i prezzi invariati, prevediamo di arrivare a 32, grazie all’aumentata capienza, al naming right e ai servizi aggiuntivi, come Juventus Premium Club». «Lo Juventus Stadium inoltre ha già portato i nostri sponsor a partecipare attivamente al progetto: Nike avrà tre punti vendita operativi, mentre Sony ha investito nei led a bordo campo e nei maxischermi. E il risultato sarà visibile a tutti già durante lo spettacolo di giovedì, per la cui produzione televisiva è stato previsto un investimento superiore a quello di una finale di Champions League». L’evento sarà trasmesso in diretta tv da Sky e per il digitale terrestre da Cielo a partire dalle 19.45.
Le cifre: investimenti pari a 105 milioni di euro per 41 mila posti a sedere; 7,5 i metri che separano la prima fila dal campo di gioco; 49 i metri tra l’ultima fila di tribuna e il campo; 3.600 Premium Seats, di cui 4 Suites e 62 Sky Boxes; 86 metri l’altezza dei due pennoni tricolore in acciaio; 275 posti in tribuna stampa; 3 spogliatoi; 21 bar; 8 aree ristorazione; 2 pitch view studio; 4 mila posti auto; 355 mila metri quadrati di area urbana interessata dal progetto; 90 mila metri quadrati la superficie dello stadio 34 mila metri quadrati l’ampiezza dell’area commerciale adiacente; 30 mila metri quadrati di aree verdi intorno all’impianto; 2009 l’anno d’inizio (luglio) dei lavori di costruzione, preceduti (dal novembre 2008) dalle demolizioni della vecchia struttura del Delle Alpi.
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