
Italia, morte di una demografia
I diessini e l’Espresso hanno scoperto che “mamma è bello”, e il noto settimanale ha pubblicato anche qualche tabella allarmistica per spiegare a compagni e amici che le italiane fanno sempre meno figli, e che in fondo questa non è una bella cosa, sia dal punto di vista, diciamo così, esistenziale, che da quello dell’equilibrio sociale: chi pagherà le pensioni di noi vecchioni fra qualche anno? Come faremo a ingigantire ancora di più il deficit della sanità?
Eccetera. In realtà, la situazione è molto peggiore di quello che le pur grigie tabelle statistiche del- l’Espresso lasciano intendere. Tanto per cominciare, se si prende in considerazione il trend del sessennio 1995-2000, l’Italia non è il penultimo paese del mondo per numero medio di figli per donna dopo la Spagna, ma l’ultimo in assoluto. Il penultimo posto l’Italia se lo guadagna in altre due poco invidiabili classifiche: quella del paese con la più bassa natalità (numero di nati vivi ogni mille abitanti sul sessennio 1995-2000), dopo l’Estonia, e quella del paese col maggior numero di anziani (percentuale di abitanti che hanno più di 65 anni), dopo la Svezia. Meditate, gente, meditate.
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