
Istanbul. Attentatore di Capodanno: «Volevo solo uccidere i cristiani»

Il terrorista che il giorno di Capodanno ha ucciso in Turchia 39 persone con un attentato nel night club Reina di Istanbul? «Non ho niente contro la Turchia e non ho agito contro la Turchia. Volevo solo attaccare i cristiani nel giorno della loro festa. Volevo vendicarmi per i loro omicidi in giro per il mondo. Il mio obiettivo era uccidere i cristiani».
PIAZZA TAKSIM. Così ha parlato il terrorista islamico Abdulgadir Masharipov durante l’interrogatorio, secondo il quotidiano turco Hurriyet. La notizia è stata ripresa da Reuters. L’attentatore ha anche affermato di avere inizialmente pianificato di attaccare la centralissima piazza Taksim: «Non potevo entrare perché era pieno di polizia. Così ho cambiato idea e mi sono diretto al Reina».
CRISTIANI UGUALE OCCIDENTE. Masharipov, uzbeko che ha dichiarato di appartenere allo Stato islamico, come spesso accade sembra identificare i cristiani con l’Occidente. Così definisce il Capodanno «una festa cristiana» e parla delle persone «uccise dai cristiani nel mondo» intendendo i jihadisti morti sotto i bombardamenti della coalizione anti-Isis a guida americana.
«CONDANNATEMI A MORTE». Il terrorista, secondo cui il Califfato ha l’obiettivo di prendere il potere nei paesi occidentali non musulmani, ha anche detto di desiderare la pena di morte: «Preferirei essere condannato a morte. Quando ho finito le munizioni ho lanciato delle granate, ma non è successo niente. Sono rimasto vivo, ma avrei dovuto morire». In Turchia la pena di morte è stata abolita nel 2002 ma il presidente Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato di volerla reintrodurre dopo il colpo di Stato di luglio.
«UCCIDERE I CRISTIANI». I magistrati hanno anche chiesto a Masharipov se fosse pentito di ciò che ha fatto, ma lui ha risposto: «No, volevo solo vendicarmi e uccidere i cristiani. Credo di averlo fatto. Non ho niente contro la Turchia».
Foto Ansa
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