Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Israele. Chi è Bennett, il nazionalista religioso che ha spodestato Netanyahu

Il "miliardario" ha sempre cercato di bloccare la costituzione di uno Stato palestinese, appoggiando l’annessione del 60% della Cisgiordania. Ora governerà con un partito islamista, ma che abbia chiuso con il suo passato è tutta da vedere

Amedeo Lascaris
15/06/2021 - 10:43
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia
Naftali Bennett, nuovo premier in Israele, parla alla Knessett

Origini statunitensi, ex militare e imprenditore di successo, fervente religioso e nazionalista convinto: sono alcune delle caratteristiche che inquadrano il nuovo premier di Israele, Naftali Bennett, la cui salita al potere ha posto fine a 12 anni di dominio quasi incontrastato di Benjamin Netanyahu. I media israeliani – compresi quelli vicini alla destra – e i principali quotidiani occidentali, hanno accolto con estremo favore il giuramento del nuovo premier, leader della coalizione Yamina, e fautore insieme al primo ministro incaricato Yair Lapid – anima e guida del partito centrista Yesh Atid – dell’alleanza di governo più eterogenea della storia dello Stato di Israele.

Coalizione inedita in Israele

Bennett guiderà infatti una coalizione composta da otto partiti che vanno dall’estrema destra, alla sinistra fino all’islamismo: Yamina (destra), Yesh Atid (centro), New Hope (centrodestra), Labour (sinistra), Meretz (sinistra ecologista), United Arab List (islamista), Kahol Lavan (centrosinistra) e Yisrael Beiteinu (centrodestra). Un compito non facile per Bennett, la cui storia e attività politica è stata caratterizzata dal binomio fede e nazione. Il nuovo esecutivo vedrà una premiership condivisa: Bennett resterà al potere fino al settembre 2023, lasciando il testimone a Lapid che guiderà il governo fino alla scadenza della legislatura prevista per il novembre 2025.

Secondo molti osservatori, il governo guidato dal leader di Yamina rappresenta non solo la fine della lunga e complessa era Netanyahu e del Likud, ma anche una svolta della politica israeliana verso le future generazioni: Bennett, classe 1972, è di ben 23 anni più giovane rispetto al predecessore Netanyahu. Tuttavia, il nuovo governo, e quindi il suo premier, è anche espressione di uno Stato sempre più diviso sul piano politico e sociale: il parlamento israeliano, la Knesset, ha approvato l’esecutivo con numeri risicatissimi: 60 voti favorevoli, 59 contrari e un’astensione. Inoltre la salita al potere di Bennett giunge al termine di una guerra con Hamas e i gruppi palestinesi che ha visto per la prima volta scontri interreligiosi e interetnici tra ebrei e arabi all’interno delle città israeliane.

LEGGI ANCHE:

Shireen Abu Akleh Palestina Israele

La morte della giornalista Shireen Abu Akleh ha riunito per la prima volta tutti i palestinesi

22 Maggio 2022
Il premier di Israele, Bennett, e il presidente russo, Putin, durante un incontro del 2021

Dopo le tensioni con la Russia, Israele si trova a un bivio

7 Maggio 2022

Il passato da imprenditore

Con queste premesse, Bennett potrebbe rappresentare una minaccia per la tenuta del governo che vede per la prima volta nella storia un partito islamico parte della coalizione. Tuttavia, la sua svolta se veritiera e non di facciata come sostenuto dagli ex alleati del Likud, potrebbe rappresentare un esempio per i giovani israeliani nati all’interno di famiglie religiose, di recente immigrazione e con un forte background antipalestinese.

Classe 1972 e originario di Haifa, Bennett è figlio di ebrei americani liberali emigrati in Israele dopo la Guerra dei sei giorni del 1967 ed è considerato un ebreo osservante, aperto tuttavia alla “modernità” soprattutto per quanto riguarda i diritti civili. Sposato e padre di quattro figli, Bennett vanta al pari del suo predecessore studi universitari negli Stati Uniti e il servizio militare nella prestigiosa unità “Sayeret Matkal”. A differenza di altri premier di Israele, Bennett ha nel suo curriculum un’esperienza di imprenditore di grandissimo successo negli Usa con la sua società di cybersecurity Rsa Security, venduta nel 2005 per 145 milioni di dollari, che gli è valso l’appellativo di “miliardario”. Proprio le caratteristiche imprenditoriali sarebbero alla base della sua fulminea carriera politica iniziatale nel 2006 dopo l’avventura negli Stati Uniti con il ruolo di capo di gabinetto per Netanyahu, allora leader dell’opposizione.

Bennett, principe dei coloni

I tre anni con Netanyahu spalancano le porte a Bennett negli ambienti della destra e gli consentono nel 2009 di ottenere, poco prima della seconda elezione a premier del leaer del Likud, l’incarico di direttore generale del Consiglio Yesha, l’organizzazione ombrello di tutti gli insediamenti ebraici in Cisgiordania, carica che mantiene fino al 2012. Il passo a fondare un partito giunge nel 2013, quando alle elezioni legislative Bennett si pone alla testa di un nuovo partito della destra HaBayit HaYehudi, o “Focolare ebraico”. Il partito ottiene 12 seggi alla Knesset, divenendo un grande alleato della coalizione di partiti della destra guidata da Netanyahu.

Nonostante le persistenti frizioni con il premier, dal 2013 al 2019, Bennett serve in tutti i governi guidati da Netanyahu: Economia, Affari religiosi, Diaspora, Istruzione e Difesa, una delle cariche più importanti in Israele insieme alla carica di ministro degli Esteri.

Nazionalista antipalestinese

Nei suoi incarichi come ministro, Bennett mantiene sempre un forte afflato nazionalistico-religioso, lavorando per bloccare la costituzione di uno Stato palestinese, appoggiare l’annessione del 60 per cento della Cisgiordania e zero tolleranza nei confronti degli attacchi provenienti da Gaza. Da ministro della Difesa sostiene l’uccisione mirata di leader di Hamas e della Jihad islamica come unica soluzione allo sgretolamento dei gruppi armati palestinesi. La sua educazione religiosa combinata al nazionalismo, rendono Bennett un credente del “Grande Israele”, ovvero l’ideologia che sostiene il diritto inalienabile dei coloni ebraici a stabilirsi in tutto il territorio tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo, che include la Cisgiordania. 

Da ministro della Diaspora, nel 2013 Bennett appoggia l’idea del trasferimento della capitale a Gerusalemme e dell’imposizione della legge dello Stato di Israele a tutta la città, compresi i quartieri palestinesi della Città vecchia. Durante la campagna elettorale per elezioni legislative del marzo 2021 e nel corso delle consultazioni di questi mesi per la formazione di un governo, Bennett ha sostenuto la sua ferma opposizione ad un governo con Lapid e ha condannato Netanyahu per aver tentato durante il mandato esplorativo di negoziare un’alleanza con Mansour Abbas, leader della United Arab List (nota in ebraico come Ra’am).

Le nuove sfide di Israele

Con la mossa di entrare a far parte della coalizione di Lapid, annunciata a sorpresa lo scorso 30 maggio al termine dell’escalation tra Israele e Gaza, Bennett sembra aver chiuso i ponti con un certo passato, almeno sulla carta. Nel suo discorso alla Knesset del 13 giugno per presentare il nuovo governo, Bennett ha espresso più volte la preoccupazione per le divisioni intestine, sia in politica, che a livello sociale e religioso, citando gli scontri di maggio a Tel Aviv e nelle città con forte presenza araba. Secondo diversi analisti, il rapporto con il partito arabo Ra’am, vera novità di questo governo, sarà la chiave per consentire ad un governo con una maggioranza risicatissima di lavorare senza fallire prima della fine dell’anno, come ammesso dallo stesso Bennett nel suo discorso alla Knesset del 13 giugno:

«La comunità araba sarà rappresentata nella coalizione da Mansour Abbas e dal suo partito. Questo è un processo a cui devo dare credito al primo ministro Netanyahu che ha tenuto una serie di incontri pionieristici con Mansour Abbas, il quale ha teso una mano. Questa era la cosa giusta da fare. Comprendiamo la difficile situazione e i bisogni della società araba. Verranno affrontati i temi della lotta alla criminalità e alla violenza, la crisi abitativa, le lacune nell’istruzione e nelle infrastrutture. Inizieremo il processo di regolamentazione degli insediamenti beduini nel Negev, in modo che i cittadini beduini di Israele possano vivere dignitosamente».

Foto Ansa

Tags: benjamin netanyahuIsraelenaftali bennettpalestinesi
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Shireen Abu Akleh Palestina Israele

La morte della giornalista Shireen Abu Akleh ha riunito per la prima volta tutti i palestinesi

22 Maggio 2022
Il premier di Israele, Bennett, e il presidente russo, Putin, durante un incontro del 2021

Dopo le tensioni con la Russia, Israele si trova a un bivio

7 Maggio 2022
Israele Gerusalemme Ucraina

La difficile posizione di Israele tra sostegno all’Ucraina e difesa della propria sicurezza

11 Aprile 2022
Il funerale di una delle vittime dell’attentato terroristico del 29 marzo a Bnei Brak, Israele

Il terrorismo islamico torna a colpire Israele. E stavolta viene “dall’interno”

1 Aprile 2022
Erdogan alla Parata militare della vittoria organizzata dal presidente azero a Baku il 10 dicembre 2020 per celebrare la riconquista di molti territori da parte dell’Azerbaigian nella guerra del Nagorno Karabakh

La schizofrenia geopolitica di Erdogan

8 Gennaio 2022
Una bambina riceve il vaccino Pfizer contro il Covid in Israele

Vaccino ai bambini. Tutti i dati che bisogna conoscere (e quelli che mancano)

27 Novembre 2021

Video

Don Luigi Giussani
Video

Don Giussani, mondo e missione – L’incontro con Camisasca e Alberti

Redazione
17 Maggio 2022

Altri video

Lettere al direttore

Lee Cheuk-yan all’ingresso del tribunale a Hong Kong

Il palloncino di Lee Cheuk-yan, Elon Musk il “rompibolle” e i vantaggi di tre giorni a Caorle

Emanuele Boffi
20 Maggio 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Anche a Washington servono soluzioni politiche, non la retorica della “vittoria” ucraina
    Lodovico Festa
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Il palloncino di Lee Cheuk-yan, Elon Musk il “rompibolle” e i vantaggi di tre giorni a Caorle
    Emanuele Boffi
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    I sabati di lavoro dei profughi ucraini per i polacchi «in segno di gratitudine»
    Angelo Bonaguro
  • Libri in povere parole
    Libri in povere parole
    Eureka Street; Uno di noi; La morte viene per l’arcivescovo
    Miber
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    La sentenza sul doppio cognome esalta il feticcio della libera scelta
    Rodolfo Casadei

Foto

Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022
Foto

“Droga, le ragioni del no. Scienza, prevenzione, contrasto, recupero“

2 Maggio 2022
Foto

Avsi Run al Parco di Monza per sostenere i progetti dell’ong in Ucraina

27 Aprile 2022
Foto

“Vieni dietro a me” chiude le iniziative della mostra “Emilia Vergani. Saggia e ardente”

21 Aprile 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist