Io sto con Bonolis

Di Doninelli Luca
22 Gennaio 2004
Si parla molto della polemica scoppiata tra Paolo Bonolis e quelli di “Striscia la notizia”.

Si parla molto della polemica scoppiata tra Paolo Bonolis e quelli di “Striscia la notizia”. Come tutti sapranno, il Tg satirico di Canale 5 ha scoperto che i concorrenti della trasmissione a premi di Bonolis sono, in realtà, attori.
Ora, premesso che non si tratta di niente d’importante, vorrei dire in breve perché mi trovo più d’accordo con Bonolis che con “Striscia” – trasmissione peraltro degnissima di stima.
Diciamo subito che Paolo Bonolis è il miglior uomo di Tv che ci sia oggi in Italia. Pochi sanno meglio di lui come si fa televisione. Bonolis sa che la Tv, come tutti i mezzi di comunicazione (ivi inclusi il romanzo, la pittura e la poesia), per poterci raccontare la realtà deve essere innanzitutto fedele a se stessa. Per intenderci: se voglio scrivere un romanzo sulla guerra in Irak, devo preoccuparmi di scrivere innanzitutto un romanzo.
Per parlare della realtà non basta tenere i microfoni aperti (questa è la Tv-trash, quale che sia il suo contenuto): bisogna costruire qualcosa che somigli alla realtà. E se i concorrenti del telequiz scelti a caso mi danno un prodotto deludente, io scelgo gli attori, perché sono più bravi a tenere alto l’interesse, mettendo in atto quelle piccole finzioni che servono ad avvicinare la realtà.
Del resto, se parlare della realtà fosse una cosa facile e scontata, l’arte (che è dura e difficile) non esisterebbe: basterebbero Greggio e Iacchetti. Attenzione, perciò, alle tonnellate di moralismo che si nascondono dietro il velo della denuncia e della spregiudicatezza.

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.