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Intervista – Luca lo Pinto racconta l’arte bresciana in metropolitana
Come è nato il progetto? perché portare l’arte in metropolitana?
Il progetto ci è stato commissionato da Brescia Musei e Brescia Mobilità con l’idea di invitare una serie di artisti a concepire degli interventi nelle varie stazioni. Ovviamente le specificità dei vari spazi ha influito ciascuno dei progetti realizzati.
Come sono stati selezionati i 5 artisti?
Gli artisti sono stati scelti in base all’attitudine e alla capacità di poter dialogare, attraverso linguaggi e mezzi diversi, con questi spazi.
Quali sono le peculiarità degli artisti? e il loro rapporto con la città di Brescia?
Ogni progetto è stato realizzato a seguito di diversi sopralluoghi e di studi sia sulle caratteristiche storiche, architettoniche e sociali della città e della metropolitana. Marcello Maloberti ha concepito, per la fermata della Stazione, un’installazione che gioca sulla percezione e sullo straneamento ribaltando un segno che definisce la città stessa come il cartello stradale. Ra di Martino ha prodotto un enorme poster cinematografico tra il vero e il verosimile giocando sul linguaggio della comunicazione e della pubblicità che comunemente invade gli spazi della metropolitana. Francesco Fonassi è intervenuto nella fermata Ospedale con un progetto sonoro intitolato Rationabiles tubas, o guarigione”. L’opera consiste in un un tono generato da un insieme di ottoni che lavorano sull’idea di un continuum sonoro modificato e manipolato con strumenti analogici. Il titolo e la struttura sonora evocano un’idea di transizione allucinatoria e di un’esperienza curativa.
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