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Fermare l’intelligenza artificiale in tempo. Ma in tempo per cosa?

Di Piero Vietti
25 Maggio 2023
Tra rischio singolarità e allarmi esagerati, c'è chi prevede che l'Ai si svilupperà fino a diventare incontrollabile, ma la curiosità di vedere fino a dove ci si può spingere supera la paura. Chi avrà l'autorità per dire «basta»?
Sam Altman OpenAi intelligenza artificiale
Sam Altman, ceo di OpenAi, la sozietà che sviluppa ChatGpt, dopo la sua audizione al Congresso Usa (foto Ansa)


Lunedì mattina l’immagine di una lunga colonna di fumo nero che fuoriusciva da un edificio ha iniziato a circolare sui social media, Twitter in particolare. Mostrava, secondo chi la stava rilanciando, un’esplosione appena avvenuta accanto al Pentagono. La “notizia” è stata ripresa da alcuni notiziari al di fuori degli Stati Uniti e ha provocato un breve ma significativo crollo dell’indice Dow Jones a Wall Street, prima di essere ufficialmente smentita. Analizzando l’immagine, gli esperti hanno detto che si tratta di un falso realizzato da un’intelligenza artificiale.
Sempre lunedì, una delle più importanti major discografiche mondiali, la Universal, ha annunciato un accordo con Endel, piccola società tedesca di produzione che realizza musica tramite intelligenza artificiale. Poche settimane fa, proprio la Universal si era trovata involontariamente al centro di un caso che aveva fatto molto discutere, il successo di un inedito di Drake e The Weeknd, artisti di punta dell’etich...

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