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Su Formiche Giorgio Merlo scrive: «Se deve nascere un Centro da quelle parti è di tutta evidenza che non può limitarsi a regalare uno spazio di potere ai vari federatori – candidature in Parlamento o ruoli di governo, se si vincono le elezioni, o di sottogoverno se si perdono – ma, al contrario, si deve caratterizzare sul terreno politico e della sua progettualità. In altri termini, sul profilo politico della coalizione e sui contenuti che la contraddistinguono. Perché per indicare i federatori c’è sempre tempo. Quelli, intanto, come l’esperienza insegna, non mancano mai».
Più che quello della progettualità, il problema principale della costruzione di un centro del centrosinistra è individuare le basi sociali possibili di questa operazione: così a occhio uno spazio è offerto dal cosiddetto “ceto riflessivo”, soprattutto le nuove professioni che tendono a considerare la cultura conservatrice del centrodestra un ostacolo all’innovazione di cui hanno bisogno una società e uno Stato mo...
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