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L’infinito nelle cose. Pasolini raccontato dai suoi primi versi

Di Luigi Amicone
05 Marzo 2022
Così nel 1992 Amicone scoprì una raccolta di inediti giovanili del poeta di Casarsa, ritrovandovi già maturo quel genio limpido e tormentato che lo avrebbe reso uno dei più grandi di sempre. Ritratto di un uomo capace di intuire «una Presenza» dentro a tutto
Pier Paolo Pasolini
Pier Paolo Pasolini (1922-1975), poeta, regista, scrittore e non solo. Il 5 marzo ricorrerà il centenario della sua nascita (foto Ansa)

L’articolo di Luigi Amicone che riproponiamo qui in occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini fu pubblicato per la prima volta nell’edizione del 5 settembre 1992 del settimanale Il Sabato. Il servizio suscitò grande scalpore e dibattito perché presentava alcune poesie giovanili inedite di Pier Paolo Pasolini ritrovate da Amicone a Casarsa della Delizia, in Friuli, città natale della madre del poeta, dove quest’ultimo passava le estati e dove abitò stabilmente dal 1942 al 1950.
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Nella casa di un anziano maestro di San Giovanni in Casarsa è custodito un tesoro. Il maestro si chiama Antonio Spagnol, e nel 1943 fu collega di Pier Paolo Pasolini in una “università volante” allestita per gli scolari dei paesi intorno a Casarsa tenuti lontano dalle scuole di Udine e Pordenone dall’infuriare dei bombardamenti alleati. Spagnol ha trovato e conservato tra sue «vecchie carte» una copia a ricalco di macchina da scrivere di una...

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