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La preghiera del mattino

Il vantaggio delle destre su questa sinistra allo sbando. E quanto è facile dissiparlo

Di Lodovico Festa
18 Novembre 2024
L’egemonia fuori dalla realtà dei progressisti e la cultura positiva ancora da costruire dei conservatori: vedi autonomia differenziata e riforme costituzionali. Rassegna ragionata dal web
I leader del centrodestra con la governatrice uscente Donatella Tesei (al centro della foto) per la chiusura della campagna per le elezioni regionali in Umbria, Perugia, 14 novembre 2024
I leader del centrodestra con la governatrice uscente Donatella Tesei (al centro della foto) per la chiusura della campagna per le elezioni regionali in Umbria, Perugia, 14 novembre 2024 (foto Ansa)

Su Startmag Luca Ricolfi scrive: «Culturalmente, la destra è sempre di più, non solo in Italia, l’unico argine significativo alla deriva woke negli innumerevoli campi in cui si manifesta. Anziché puntare sul controllo dell’informazione, sull’occupazione di posizioni nel mondo della cultura, su improbabili incursioni nello star system – più in generale: sul velleitario progetto di ribaltare l’egemonia culturale della sinistra – alla destra converrebbe forse prendere atto che la sua forza non sta nell’occupazione più o meno maldestra delle istituzioni, ma nell’aderenza alle istanze e alle visioni del mondo di ampi settori delle società capitalistiche avanzate. Se le forze di destra stanno avanzando in Europa, e alcune loro istanze (come il controllo dell’immigrazione) si stanno manifestando anche a sinistra (emblematico il successo del partito di Sahra Wagenknecht in Germania), è perché quello in atto è un profondo smottamento della sensibilità collettiva. Uno smottamento che, fondamenta...

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