Il terzo uomo

Di Simone Fortunato
19 Aprile 2001
HOME VIDEO di Carol Reed con Orson Welles, Alida Valli A Vienna, nel secondo Dopoguerra, uno scrittore americano, in cerca di un amico scomparso misteriosamente, si ritroverà invischiato in una vicenda di contrabbando.

Finalmente disponibile in videocassetta, dopo essere uscito l’anno scorso nei cinema, in una nuova versione restaurata, Il terzo uomo è il più classico dei film gialli. Adattato da un romanzo di Graham Green, dallo stesso Welles, che però rinuncia significativamente al lieto fine, Il terzo uomo è il racconto della smania di potere di un uomo, quello stesso personaggio che Orson interpreterà per tutta la sua vita: se stesso. Narrativamente esemplare – il film si costruisce intorno ad un misterioso terzo testimone di un incidente – come in una tragedia, dopo un estenuante gioco d’attese e sorprese, il film culmina nel riconoscimento tra i due protagonisti, che dà l’avvio allo scioglimento del dramma. Un racconto gotico, avvincente ancora oggi e per nulla invecchiato: dialoghi perfetti, cast straordinario. I 13 minuti in cui compare Welles, valgono tutto il prezzo della videocassetta; almeno per quel che dice sull’orgoglio del popolo svizzero. Finale memorabile.

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