
Il Real Madrid non vuole «offendere i clienti musulmani» ed elimina dal suo logo del 1920 la croce cristiana

Più dell’identità poté il denaro. È quello che si potrebbe dire dell’accordo di tre anni firmato a settembre dalla squadra di calcio spagnola Real Madrid e la National Bank di Abu Dhabi, il più importante istituto di credito degli Emirati Arabi Uniti. Come riportato da Marca, uno dei pezzi forti dell’accordo è la creazione di una nuova carta di credito con il famosissimo logo del Real Madrid. Ma ora che sono uscite le prime immagini del nuovo prodotto, il quotidiano sportivo spagnolo ha notato una piccola differenza: nel logo è stata eliminata la croce cristiana.
VIA LA CROCE. La croce è posta al di sopra della corona dal 1920 ma è stata eliminata per «evitare di offendere o mettere a disagio i clienti musulmani». Come affermato dal presidente del club spagnolo, Florentino Pérez, «so che la popolazione locale vive ogni partita in modo speciale e che il nostro legame con gli Emirati è sempre più forte. Questo accordo aiuterà il club a continuare nella missione di conquistare i cuori dei suoi tifosi negli Emirati Arabi Uniti».
La conquista però ha un prezzo e il Real Madrid ha dovuto rimuovere la croce. Il cambiamento, per ora, sembra riguardare solo la carta di credito. Sul sito del club, infatti, il logo è rimasto invariato, versione araba inclusa. Anche sulle magliette il logo non è stato cambiato, sperando che non sia solo questione di tempo.
Articoli correlati
18 commenti
I commenti sono chiusi.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!
Meno male che il Milan ha rispolverato la croce ambrosiana e la ostenta sulle maglie.
Il bello è che il 90% inserisce nel “ormai svendono i propri simboli per denato”, tutto e da sempe gira intorno al denaro! Tutte le religioni, tutti i governi, tutte le guerre….ma in che mondo vivete? Fatevi un ripassino di storia!
Grazie per il consiglio, inutile oltre che non richiesto, ma, forse, il consiglio in ogni senso gratuito era un modo per offendere senza pagare dazio, mentre la svendita dell’identità perfino calcistica, oltre al resto e a cominciare dallo sport, con sponsor così esosi, è qualcosa di più serio di una pallonata fuori dello specchio di porta.
Se, insomma, ci si vuol far sapere che, siccome tutto “gira intorno al denaro”, è giusto disfarsi di ciò che dovrebbe essere sacro, lo si dica apertamente, in onore al dio denaro e alla sacralità dell’oro, senza girare intorno alle conoscenze storiche altrui.
Diego, tu giri solo intorno al denaro?
C’è poco da dire: vergogna!
Ormai ci si vende per un piatto di lenticchie e presto l’Islam pretenderà il rispetto della sharia in Occidente con buona pace dei nostri “libertari”. Già oggi, ci dicono, questo accade in Inghilterra, dove il diritto islamico è tollerato, se non riconosciuto.
Ribellatevi, non svendete i vostri simboli per il denaro! Si comincia con una minuscola croce ma dove si finisce poi? Questo calcio è sempre meno sport e sempre più business e solo il danaro conta. Già il Manchester united, il paris saint Germain e ora pure il real? Ma tanto ai tifosi interessa solo vincere le partite e per vincerle ci vogliono le star milionarie e quindi i petrodollari. Ormai che identità avranno queste “multinazionali del calcio” con calciatori e allenatori che girano tutte le squadre, magari naturalizzati dall’Africa o dal Brasile? Un anno all’Inter poi arsenal poi Bayer! E poi il derby sarà Qatar/Dubay altro che barca/real!
Non seguo più il calcio, mi interessa solo la Nazionale il resto no
Due fatti negativi: la scelta pusillanime della società e la mancanza di rispetto delle nostre tradizioni da parte degli islamici; se poi ci aggiungiamo il discorso di erdogan davanti al papa che teme la crescente islamofobia quando nel mondo gli islamici massacrano nel mondo i cristiani il quadro e completo.
Il Papa gli ha infatti risposto che si aspetta da lui la parità di diritti tra islam, ebraismo e cristianesimo, come in Turchia tuttora non è.
Il Papà ha appena ricordato a Strasburgo le radici cristiane dell’Europa ed ecco la risposta di certi Europei. Rinnegare tutto questo anche nelle cose piu semplici. Poveri Europei . Continuiamo a svenderci ai ricchi arabi , gli stessi che finanziano il Califfo sanguinario ed i suoi tagli agile dell’Isis , in modo passivo e remissivo . Oramai il nostro destino e’ già stato scritto da Oriana Fallaci. La democrazia applicata male sarà la causa della fine della nostra civiltà . Markus
Bell’esempio di come rinnegare la propria storia.
Meriterebbe di giocare con sulle maglie lo sponsor BARILLA
Povero real
I Musulmani sono tenuti al accettare alla croce o se ne vadano dal calcio e ritornano da dove sono venuti
Per loro comprare squadre di calcio è ostentare potere e schiavetti infedeli. Per questo non mi piace come gli arabi guardano i giocatori quando sono in campo.
A quando l’inserimento di un logo tipo burqa? Non sia mai che i nuovi padroni si offendano…
buffoni.
Purtroppo è da diversi mesi che la Croce è stata rimossa , ipocritamente ,dal logo del Real, FORZA ATLETICO !
I Musulmani odiano la croce perchè per loro Gesù non è morto sulla croce ma se Dio che chiamano nella loro,lingua ha voluto che sperimentasse su di sè anche la morte dello schiavo non lo possono giudicare
vomitevoli e letteralmente venduti al denaro.
Elimina così i cristiani senza rispettare i nusulmani.
Cioè, scusi? I musulmani si incavolano anche quando, per compiacerli, ci vanno di mezzo gli altri? Bisogna chiedergli il permesso in modo da sapere se sono tutti d’accordo e non hanno nulla in contrario a che un favore così speciale gli sia fatto? Alla faccia della tolleranza (la loro, se la cosa gli fa piacere; la nostra, se non li offende) e degli sponsor!
E perché, offendere per non offendere, continua a chiamarsi Real, con tutti i repubblicani che tifano per questi miserabili? E con gli islamici che chiedono che l’Andalusia venga riconosciuta come terra islamica sottrattagli con la forza delle armi da quei barbari spagnoli con la Reconquista, che faranno?
Spagna, adiòs!