Il Quebec vieta la Messa di Natale ai non vaccinati
Il 20 dicembre sono entrate in vigore in Quebec le nuove disposizioni per prevenire la diffusione della pandemia e una di queste è particolarmente controversa. Il governo guidato dal premier François Legault ha infatti stabilito l’obbligo di green pass anche per accedere ai luoghi di culto. Tutte le persone con più di 13 anni non potranno dunque partecipare alla Messa di Natale, e a tutte le altre, a meno che non siano vaccinate con due dosi. All’ingresso sarà obbligatorio non solo mostrare il passaporto vaccinale ma anche la carta d’identità. Solo gli anziani con più di 75 anni potranno limitarsi a mostrare il green pass.
«L’obbligo ci rattrista enormemente»
C’è di più. A prescindere dalla dimensione delle chiese, queste potranno essere riempite soltanto al 50 per cento per un massimo di 250 persone alla volta. I fedeli non potranno restare in piedi e dovranno mantenere una distanza di almeno un metro l’uno dall’altro. I canti non sono vietati ma i membri del coro dovranno portare la mascherina. Le regole valgono ovviamente anche per i luoghi di culto delle altre religioni.
«L’annuncio dell’obbligo del passaporto vaccinale nei luoghi di culto ci rattrista enormemente», ha dichiarato l’arcivescovo del Quebec e primate del Canada, il cardinale Gérald Cyprien Lacroix, lamentando che la Chiesa cattolica non è stata neanche consultata prima dell’introduzione dell’obbligo. «Sarebbe stato preferibile e più rispettoso parlarne prima con noi. Questo avrebbe facilitato la nostra collaborazione e ci avrebbe aiutato a far comprendere la situazione ai fedeli».
Il Quebec viola la libertà di culto
Le limitazioni impediranno a molti fedeli di partecipare alla Messa di Natale. Il cardinale misura le parole e invita i fedeli a «non dividersi e a collaborare con le autorità», ma quella del governo del Quebec è una evidente violazione del diritto costituzionale alla libertà religiosa e di culto dei canadesi. Non è semplice sostenere infatti che una chiesa equivale a un ristorante o a un centro commerciale.
Al di là del dibattito costituzionale, anche le ragioni sanitarie alla base della decisione del governo zoppicano: le chiese si sono rivelate durante tutto l’arco della pandemia come uno tra i luoghi più sicuri dove le regole sanitarie (mascherine e distanziamento) sono state rispettate in modo rigoroso. L’impressione che il governo del Quebec non colga l’importanza della libertà di culto per i suoi cittadini è più che fondata. Quest’anno, in Canada, Gesù non nascerà per tutti. Ma solo per i vaccinati.
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