Il Pil registra lo stop alla crisi

Di Chiara Rizzo
10 Dicembre 2013
Il Pil nel quarto trimestre 2013 smette di diminuire, mentre crescono lievemente la produzione, le scorte, l'import-export. Saccomanni «Certificata la fine della recessione»

L’Italia, dopo due anni in cui viaggia ad alta velocità sull’emergenza crisi economica, finalmente ha imboccato la via d’uscita. Lo confermerebbe il dato Pil sul quarto trimestre 2013, che si sarebbe finalmente assestato, senza diminuire dello 0,1 per cento rispetto al terzo trimestre, come aveva inizialmente prospettato l’Istat.

IL RISVEGLIO DELL’EXPORT. Se il Pil quanto meno non decresce è merito soprattuto dal risveglio del settore importazioni, dato che a livello economico è sempre sintomo di vivacità, accompagnato anche da quello dell’export, che cresce, sebbene lievemente. Anche le scorte con un +0,6 per cento rispetto al trimestre luglio-settembre indicano una ripresa del Pil, come testimonianza della volontà imprenditoriale di ricostituire i magazzini merci, dopo un anno di svendite e di alleggerimento scorte.

SACCOMANNI: «STOP ALLA RECESSIONE». È entusiasta il ministro Fabrizio Saccomanni che via twitter commenta che con i dati resi noti oggi l’Istat «Certifica lo stop della recessione- Con la ripartenza delle imprese potranno arrivare miglioramenti per l’economia». Per l’economista Paolo Pizzoli, che ha rilasciato una dichiarazione alla Reuters, «Qualcosa potrebbe arrivare dal fronte degli investimenti fissi se parte dei pagamenti dei debiti arretrati della PA verrà effettivamente utilizzata per effettuare nuovi investimenti e non per ripagare debiti delle imprese».

CONFINDUSTRIA: RIALZO PRODUZIONE. Anche Confindustria però con i dati che ha diffuso nel pomeriggio conferma un miglioramento della nostra economia. Il centro studi ha stimato il terzo rialzo consecutivo per il mese di novembre nella produzione industriale, sebbene sempre minimo, dello 0,4 per cento, e finalmente stima un valore trimestrale positivo dopo ben dieci trimestri negativi. Ancora alla Reuters ha parlato Raffaella Tenconi, economista di Bank of America, che ha spiegato così questi dati: «È positivo segnalare che nello spaccato c’è un miglioramento mese su mese sia nella produzione di beni di consumo sia in quella di beni di investimento. Entrambi sono un importante barometro della partenza di una fase di ripresa, anche se a livello interno si parla per adesso solo di attenuazione del calo. Per quel che riguarda i “capital goods” è il terzo mese consecutivo di miglioramento, nei dati mese su mese, e su questo terreno l’export italiano è più forte rispetto a quello spagnolo».

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