Il nuovo Eldorado? è il Kirghizistan

Di Gagliardi Alberto
13 Febbraio 2003
Ho recentemente avuto l’onore di rappresentare il Governo italiano, impegnato per l’anno internazionale della montagna

Ho recentemente avuto l’onore di rappresentare il Governo italiano, impegnato per l’anno internazionale della montagna, al Global Mountain Summit svoltosi a Bishkek, capitale del Kirghizistan. Opportunità che mi ha dato modo di scoprire un Paese bellissimo, situato nel cuore dell’Asia centrale, dove un italiano è fra i più importanti imprenditori locali e dove 57 avieri italiani sono in missione con americani, norvegesi, spagnoli, danesi, sudcoreani nell’operazione Enduring Freedom per l’Afghanistan.
Prima repubblica resasi indipendente dall’Unione Sovietica, nel 1991, il Kirghizistan sta cercando oggi, dopo la via della libertà e della democrazia, quella della modernità e dello sviluppo. Con circa 5 milioni di abitanti ed una superficie di poco meno di 200mila km quadrati vanta un ambiente di rara bellezza. Nel settore idroelettrico è stato messo a punto un progetto per la creazione di centrali per la fornitura di energia a Cina, Pakistan e India. Nel settore ferroviario l’Europa ha finanziato uno studio di fattibilità nell’ambito di un progetto per collegare l’Europa all’Asia grazie ad una ferrovia che dovrà attraversare il Kirghizistan per raggiungere la Cina. Le innumerevoli risorse minerarie sono poco sfruttate. Quelle di maggiore consistenza riguardano l’oro e sono controllate dai canadesi. Esistono però giacimenti di petrolio ed uranio che potrebbero essere utilizzate naturalmente a fronte di opportuni investimenti. Per i finanziamenti il Kirghizistan può attingere da varie istituzioni internazionali quali la Banca Mondiale, la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, l’International Finance Corporation, la Banca Asiatica di Sviluppo e la Banca Islamica. Queste istituzioni finanziano già diversi progetti di sviluppo ma sono disponibili e ricercano nuovi progetti da finanziare. La presenza diplomatica italiana in Kirghizistan è assicurata dall’ambasciata del Kazakistan con sede ad Almaty, dove recentemente è stato nominato Ambasciatore un solerte diplomatico, Diego Lorenzo Longo proveniente dall’Australia. Il Console onorario dell’Italia è Giorgio Fiacconi, un imprenditore marchigiano che è in Kirghizistan da diversi anni ed ha costruito un piccolo impero economico, oltre ad essere editore di un settimanale diffuso in tutta l’Asia centrale. Fiacconi ha ottimi rapporti con il Governo locale ed è disponibile ad offrire tutta la necessaria collaborazione ed assistenza ad eventuali imprenditori italiani interessati ad approfondire tutti gli aspetti di possibili interventi. Ritengo che l’Italia potrebbe introdurre il nostro modello di piccole e medie imprese, acquisire il controllo di gran parte dello sviluppo agro-alimentare e zootecnico del Paese e, sfruttando le potenzialità dell’esistenza di una “zona franca” in completa esenzione fiscale e l’adesione del Kirghizistan al Wto, alimentare commerci che, utilizzando quel Paese come base, potrebbero diffondersi facilmente verso il Kazakistan, la Cina, la Russia ed avvalersi altresì del nuovo flusso economico diretto all’Afghanistan.
*Sottosegretario di Stato per gli Affari Regionali

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