il kattolico Camilleri

Di Persico Roberto
16 Gennaio 2003
Da giovane suonava in un complesso rock

Da giovane suonava in un complesso rock, si dava arie da artista bohémien e studiava scienze politiche. Si accorse che il mondo delle notti brave, l’avanguardia della nuova società, era disperato. E sui libri scoprì che «la prima che aveva fatto qualcosa di concreto per il proletariato era stata la Chiesa». Finì per convertirsi. Da allora non ha più smesso di scrivere, per smascherare le illusioni moderne e per cantare la bellezza del cristianesimo. Sul primo versante troviamo I mostri della ragione, che racconta le radici radicalmente anticristiane e perfino sataniche della modernità rivoluzionaria, o Il kattolico, che si fa beffe della deriva politicante di tanto mondo cristiano. Sul secondo ha pubblicato libri come l’Elogio del Sillabo, che riscopre la lucidità profetica del giudizio della Chiesa sulle illusioni del progressismo ottocentesco; l’Elogio degli italiani, in cui rivendica la grandezza della storia cattolica contro l’abitudine all’autodenigrazione, che non fa che ripetere gli stereotipi dei protestanti; La vera storia dell’Inquisizione, che ristabilisce la verità storica di un istituto giuridico che ha inventato ogni moderno garantismo, e i libri su grandi santi (padre Pio, Riccardo Pampuri, san Gennaro). E il best-seller Fregati dalla scuola, fantastico bigino che in 150 pagine fa giustizia di tutti i luoghi comuni che un’istruzione accanitamente anticristiana ci ha rifilato. Roberto Persico

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