
Il grande inquisitore in tribuna
Tiene banco la simpatica truffa-passaporti per evitare di avere troppi extra-comunitari in squadra. Il giochetto riesce con argentini, brasiliani, uruguayani, sudamericani in genere, perché in Moldavia la nostra immigrazione non è così forte. Il problema è che il calcio, da noi, vive in un mondo a parte, sopra le righe, sulle nuvole. A Dodge football city, gli sceriffi entrano raramente. Mi sono chiesto spesso, infatti, come mai la giustizia sia intervenuta solo per questioni marginali o una volta ogni quinquennio. Poi, una domenica, ho visto un famoso inquisitore in tribuna d’onore, con la sciarpa d’ordinanza. Improvvisa, l’illuminazione: anche loro hanno una squadra del cuore e, soprattutto, una famiglia. La domenica che si fa? Le mogli vogliono stare in pace (alla faccia di Rita Pavone), i figli vogliono vedere la partita. Si può fare benissimo a meno di Craxi, non di Recoba. Certo, ogni tanto qualche amante del badminton apre un’inchiesta, che finisce, però, come i risultati dello sport suddetto. Nel cestino.
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