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È una forma di depistaggio scrivere che il dossieraggio contro esponenti politici e altri personaggi del mondo imprenditoriale e sportivo italiano è una questione di "libertà di stampa" o il tentativo di depotenziare strumenti in mano alla magistratura e all'antimafia. Depistaggio da quello che è e rimane il nocciolo della questione: in seguito alla denuncia di un ministro (Guido Crosetto) si è scoperto che il finanziere Pasquale Striano accedeva a banche dati della Dna (Direzione nazionale antimafia) e poi passava le informazioni sui segreti bancari ai giornalisti. «Un fatto gravissimo», ha detto Giorgia Meloni. «Uno scandalo di una gravità inaudita», le ha fatto eco Elly Schlein.
Dopo lo scoppio del caso e l'inchiesta di Perugia, in molti sono corsi ai ripari per spiegarci che, "comunque", i giornalisti hanno fatto solo il loro dovere, che è quello di "dare notizie". La Fnsi (Federazione nazionale stampa italiana) si è detta preoccupata che la libertà di stampa possa essere ...
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