
Il cowboy di Hollywood
Pensi al western, e pensi ai cavalli, alle pistole, alla polvere, ai “duri”. Come John Wayne – il cui vero nome era Marion Robert Morrison – il duro per eccellenza. Perché se cominciò a fare l’attore con i film muti degli anni Venti, consolidò la sua carriera con i film western, in cui interpretava sempre il cowboy integerrimo, l’eroe buono che proteggeva i deboli, celebre anche per certe frasi schiette con cui esprimeva il suo pensiero. «Ai registi chiedo solo che cappello devo mettermi e da quale porta devo entrare». Hollywood premiò il suo lungo percorso cinematografico solo nel 1969, dopo il film Il Grinta, nemmeno una delle sue interpretazioni migliori. A cento anni dalla nascita, il 26 maggio, Sky Cinema Classics gli dedica una giornata e mette in palinsesto cinque dei suoi film più celebri. Un dollaro d’onore, Chisum, La conquista del West, Quel maledetto colpo al Rio Grande Express e I cowboys, oltre che un documentario sulla sua lunga carriera e sulla sua vita. Tormentata soprattutto dal punto di vista sentimentale, dato che Wayne si sposò tre volte. Si convertì al cattolicesimo poco prima di morire.
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