IL CONTENUTO POLITICO DI FATIMA SECONDO SUOR LUCIA

Di Caterina Giojelli
17 Febbraio 2005
Lei, Aura Miguel, giornalista e vaticanista di Radio Renasenca, se le ricorda bene le interviste a suor Lucia, ultima veggente di Fatima, morta il 13 febbario

Lei, Aura Miguel, giornalista e vaticanista di Radio Renasenca, se le ricorda bene le interviste a suor Lucia, ultima veggente di Fatima, morta il 13 febbario. «Era la chiave – spiega Aura a Tempi – di tutto quello che noi sappiamo. Custodiva i segreti del mondo in un cuore in cui la certezza incrollabile si sposava con una semplicità inaudita». Quella di una pastorella, «con gli occhi vivaci e un gran senso dell’umorismo» che per più di mezzo secolo ha sommerso il Vaticano di lettere ai Papi. «Per 59 anni ha inisistito, con Pio XI, Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI… con tutti i Papi ha combattuto perché si compiesse la richiesta della Madonna. C’è stato bisogno – sono parole di Giovanni Paolo II – di un attentato, perché lui fosse introdotto nel messaggio e obbedisse alla consacrazione del mondo intero al Cuore Immacolato di Maria: era il 1984». La rivelazione avvenne però nel ’25 e cosa accadde in quella fetta di secolo è ben documentata da Aura in “Totus Tuus” (ed. Itaca). «La novità di Fatima sta tutta nel contenuto “politico” delle sue profezie: se farete quel che vi dico ci sarà un tempo di pace, altrimenti la Russia spargerà il suo orrore e tante generazioni saranno annientate. Un anno dopo la consacrazione viene eletto Gorbaciov. Cinque anni dopo cade il muro di Berlino. Il mondo è cambiato, ha detto il Papa, e il regime sovietico è caduto».
La Vergine ha consegnato a una pastorella la chiave di lettura di un secolo intero e il mondo oggi si trova senza di lei: «Enormi file di gente stanno andando al santuario a pregare. Esco adesso da una diretta tv che ha appena concluso un sondaggio sul dibattito circa a decisione del primo ministro lusitano, Pedro Santana Lopes, di proclamare la giornata di lutto nazionale che subito è stato accusato di manipolazione politica. Ma secondo un sondaggio il 73 per cento del popolo portoghese, cattolici cristiani e non, è d’accordo con il premier: la fama mondiale di suor Lucia è il segno della stima di un popolo che supera i confini portoghesi».

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