
Il consociativismo marchettaro che piace al sindaco di Bologna
Rifletto su due fatterelli. Primo. La Mondadori ha da poco pubblicato un almanacco di poesia. Compare, a garante della edizione, un comitato di lettura. Due dei componenti hanno pensato bene, sul primo numero dell’almanacco, di pubblicare testi loro. Alla faccia della garanzia.
Secondo. Pare che una grande mostra d’arte che si terrà a Bologna si avvarrà della cura della comunicazione da parte di una nota agenzia della città. L’agenzia è della moglie di uno dei maggiori sostenitori di Cofferati, un noto editore della zona. La consorte è non a caso nel consiglio di amministrazione della Galleria d’arte moderna.
Ma naturalmente non sentono l’ombra di nessun conflitto di interessi. Figuriamoci se sentono uno strappo di stile. Insomma, se certi intellettuali avessero avuto in mano la Banca d’Italia, figurati, altro che Fazio…
Poi naturalmente tutti a piangere e a protestare per i tagli alla cultura…
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