Il cibo preferito dagli dei

Di Alciati Piero
21 Settembre 2006

Andiam per funghi. Ma rispettando il bosco. Gli antichi cinesi lo chiamavano “il cibo degli dèi”, grandi saggi come Plinio ne cantavano le meraviglie e celebre era la ricetta preferita da Giovenale dei porcini con i beccafichi. Oggi è certo più facile trovare i porcini che non il beccafico e in ogni caso è ottimo l’abbinamento generale con selvaggina e volatili. In Italia si trova in tutte le zone pedemontane e montane e in particolare si fanno preferire il Trentino, le montagne di Lombardia e Piemonte, così come alcune zone di Puglia e Calabria, fra gli eccellenti il porcino emiliano, di Borgotaro. Famoso da sempre per la sua edibilità, si può gustare a crudo, in insalata, conservato sott’olio, in risi e minestre, o semplicemente impanato e fritto o alla griglia, insomma è molto duttile in cucina, sia come prodotto fresco, di questa stagione, che conservato o essiccato. Stavolta proponiamo la zuppa di funghi porcini. Affettiamo i porcini e li saltiamo in padella con poco olio per 7-8 minuti. Poi li aggiungiamo al brodo che intanto abbiamo tenuto in caldo. A parte, in una scodella, amalgamiamo i tuorli d’uovo con il prezzemolo e il parmigiano, quindi aggiustiamo con sale e pepe e aggiungiamo il composto al brodo di funghi. Regoliamo la fiamma a fuoco moderato e, rimestando continuamente, portiamo a cottura nel giro di circa un minuto. È da servire calda, in una scodella o una fondina con crostini di pane tostato.
Piero Alciati
ristoratore

Ingredienti
Brodo di gallina (50 cl)
Funghi porcini (300 gr)
Parmigiano grattugiato (50 gr)
2 tuorli d’uovo
Prezzemolo tritato (1 cucchiaio)
Sale e pepe

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.